Jannik Sinner si aggiudica nettamente il derby azzurro contro Lorenzo Musetti nei quarti di finale del Masters 1000 di Monte Carlo. Il 6-2 6-2 conclusivo in appena 75 minuti di gioco è una foto piuttosto fedele di una partita dominata dall’altoatesino, bravo a partire fortissimo con ritmi insostenibili per il carrarino, annullare le chance del contro break e scappare via. Non ha nemmeno servito con percentuali eccellenti Jannik, ma nello scambio la differenza tra i due è stata abissale per intensità, forza, potenza, ritmo e profondità dei colpi. Col diritto oggi Sinner è stato incredibilmente preciso ed efficace, a tratti incontenibile. Musetti è stato come disarmato, non ha avuto tempo e spazio per reagire, per cambiare ritmo e trovare una contromossa, sbattuto subito ben dietro la riga di fondo, una posizione indifendibile anche per un braccio fatato come il suo. Nella seconda parte del primo set Lorenzo era riuscito a mettere in moto il back, a trovare dei cambi di ritmo interessanti e spostare Sinner fuori dalle sue posizioni di “sparo”, ma ha servito troppo timidamente, soprattutto con la seconda palla, per arginare l’assalto del rivale, oggi assai centrato, attento e velocissimo. Bravo Sinner, si è meritato questo successo che lo porta in semifinale, a sfidare Holger Rune.
“Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, quello con la pistola è un uomo morto”. La citazione del mitico film Per un pugno di dollari calza discretamente bene per raccontare visivamente l’andamento tecnico del derby azzurro da poco concluso. Sinner ha sovrastato Musetti di potenza, di spinta dalla riga fondo, forte di piedi magici nell’arrivare sulla palla in anticipo e col giusto timing, fortissimo col braccio nel generare velocità abbinata a profondità e precisione. Quel che ha dell’incredibile – e che spiega tanto della forza raggiunta da Jannik quest’anno – è che il pressing mortale imposto dall’altoatesino al toscano è stato paradossalmente a basso rischio… Sinner ha spinto tantissimo, ma non ha nemmeno cercato le righe, non ne ha avuto bisogno. Ha tirato talmente forte col diritto e talmente “presto” da diventare incontenibile. Musetti ha perso la partita soprattutto nello scambio e con la seconda di servizio, con la quale ha ricavato la miseria di 4 punti sulle 17 giocate, niente in pratica. Troppo aggressivo Jan nell’avventarsi sulla palla e prendersi il campo, con un primo affondo potente a basso rischio. Una pallata sufficiente a mandare in difesa estrema Lorenzo, costretto a rimettere una palla docile, facile preda del successiva accelerazione, quasi sempre definitiva o che apriva ancor più il fianco. Una grandinata continua, che oggi ha ribaltato senza appello l’ombrello di Lorenzo, troppo fragile di fronte a una tale tempesta.
Musetti forse ha anche risentito della faticaccia fisica e mentale accumulata nell’epica vittoria di ieri contro Djokovic. Nella parte finale di quella storica partita, le gambe di Lorenzo l’hanno sostenuto a dovere, arrivava bene sulla palla e riusciva scaricare forza, ben piantato a terra, con buon timing e sicurezza. Oggi al contrario non è riuscito a generare la stessa velocità nel suoi colpi, mentre ne aveva un disperato bisogno per sorprendere Sinner e soprattutto tenerlo fermo, per non permettergli di imbastire il suo pressing. Solo quando il back di rovescio è entrato bene in partita, Lorenzo ha trovato una ventina di minuti molto interessanti, che infatti hanno spezzato il ritmo a Jannik, portandolo a qualche errore. Si è affidato fin troppo alla palla corta Musetti, giocata spesso all’uscita dal servizio con pochissimo equilibrio ed enorme margine di rischio, tanto da non ricavarne granché. Ma oggi solo con una prestazione migliore con il servizio (ieri ha fatto tanti punti contro Djokovic) e con altra spinta delle gambe avrebbe potuto restare più attaccato al rivale, troppo veloce per i piedi e ritmi del carrarino.
Una partita che purtroppo ha deluso le attese, di lotta ce n’è stata proprio poca. Troppo bravo Sinner, perfetto nelle palle break, perfetto nel fiaccare testa e corpo di Musetti. Del resto questo Jannik così intenso e potente, poco falloso e continuo, perde pochissimo e solo contro top, come dimostra la posizione n.3 nella race stagionale. Questo Sinner è una “bruttissima bestia” per tutti. Lo sarà anche per l’ottimo Rune che oggi ha battuto un Medvedev fiaccato dalla maratona serale di ieri.
Musetti deve essere orgoglioso e felicissimo del suo Monte Carlo 2023. Ci arrivava quasi a pezzi, col morale sotto ai tacchi e tutti gli occhi puntati addosso. Ne esce con una vittoria clamorosa – numericamente – su Nardi e la soddisfazione di aver battuto per la prima volta in carriera il n.1 più forte dell’era moderna, anche se non in perfette condizioni. Deve esser contento per aver ritrovato sprazzi di quella fiducia necessaria a far esplodere il proprio enorme talento. Gli appassionati del Belpaese saranno un po’ delusi da un derby senza storia, ma che bellezza poter vivere questo tipo di partite, con la discreta sicurezza che ne arriveranno altre, altrettanto importanti e intriganti…
Marco Mazzoni
La cronaca
Il match inizia come Musetti alla battuta, ma è Sinner a far fischiare subito la palla con accelerazioni di diritto potenti e precise. Splendido in primo punto, una progressione incontenibile. Con un errore in scambio Lorenzo crolla 0-40, tre palle break immediata da difendere. Jannik è PERFETTO: risposta aggressiva, palla pesante e profonda sostenuto dal ricerca della palla coi piedi eccezionale. Incontenibile, si prende di forza il BREAK, 1-0 e servizio. Musetti cerca la reazione in risposta, palla bella carica e insidiosa. Si prende due punti e continua ad essere aggressivo, prendendosi la palla del contro break vincendo una schermaglia di tocco sotto rete. Bene Jannik, la cancella con una prima palla lenta e molto esterna, ideale per non dare ritmo alla risposta di “Muso” e costringerlo a spostarsi dalla posizione. Con servizio e diritto “Jan” annulla anche una seconda PB e vola 2-0. In questa prima fase Lorenzo non regge il ritmo di Jannik, soprattutto col diritto l’altoatesino è talmente intenso e profondo da costringere il toscano ad accorciare e quindi pare il fianco all’affondo definitivo. Come nel punto che porta il secondo BREAK a Sinner: pallata col diritto violenta di Jannik, Lorenzo finisce molto all’indietro -> accelerazione di rovescio in contro piede di Jannik che avanza e chiude facilmente di volo attaccando in contro tempo. Schema perfetto, mortale. 3-0 Sinner, in totale controllo dello scambio, determinato a non lasciare spazio al rivale. Musetti non trova modo di “tener fermo” Sinner, che al momento è travolgente, spinge da ogni lato del campo e spacca la palla. Non ha il tempo di farlo, non riesce a spegnere il pressing del connazionale. 20 minuti, 4-0, 18 punti a 7. Devastante Jan. Musetti entra in partita, ci riesce usando bene – finalmente – il back di rovescio, che smorza la velocità impossibile imposta dal rivale. 4-1. Complicato per Sinner il sesto game, accusa i cambi di ritmo di Musetti e concede un’altra palla break, ma di forza Jannik la cancella (3 su 3 finora). Con un rovescio passante correndo in avanti, Sinner si porta 5-1, ma negli ultimi due game c’è partita, ha liberato la velocità del suo braccio cercando l’improvvisa variazione. Ottimo l’attacco di Lorenzo in avvio di settimo game con la palla corta, cerca di spostare Sinner e non lasciarlo comandare col suo pressing, è la tattica ideale ma difficile da realizzare. Anche perché fa fatica col servizio, soprattutto con la seconda palla, con Jannik super-aggressivo, quasi con i piedi in campo. Pazzesco il tempo d’impatto rispondendo sul 15 pari, addirittura col salto a-la-Rios, di Sinner. Con un’altra risposta micidiale, Sinner vola 30-40, ecco il primo Set Point! Lorenzo rischia la palla corta uscendo dal servizio, gli viene benissimo e Jannik non riesce a tenerla in campo. Guizzo di classe di “Muso”, deve affidarsi a queste variazioni per scardinare la morsa del rivale. Resta in scia Musetti, ma Sinner serve sul 5-2 e chiude il set senza alcun problema. 75% di punti con la prima palla per Jannik, e solo il 30% con la seconda per Lorenzo. Ma oltre alla battuta, è stato l’avvio “shock” di Sinner ad aver scavato il solco, insieme all’aver annullato le tre palle break concesse. Musetti però è cresciuto, ora deve trovare il modo di alzare ancor più il livello per arginare l’avversario e mettergli dubbi nella sua spinta.
Secondo Set, Musetti to serve. Inizia male, doppio fallo… poi rimedia con quattro punti di fila, trovando buoni angoli spinta. Più incerto invece l’avvio di Sinner nel set, subisce un gran back di “Muso” e poi esagera con la rotazione delle spalle col diritto, spedendo largo. Palla Break Musetti! Una battuta al 203 km/h è imprendibile, ma il terzo errore col diritto lo condanna di nuovo alla PB. Che mano! Servizio esterno e poi palla corta col diritto, un po’ alla Musetti… davvero ben eseguita, Lorenzo non se l’aspetta e non riesce a rimetterla. Chapeau Jan. Il martellamento riprende, ottimo al servizio, e Sinner impatta 1 pari. 0 su 5 palle break per Musetti, ma è stato perfetto Sinner. Superato in piccolo momento di “down”, Jannik riprende a spingere con un’intensità micidiale, capitalizzando le seconde palle troppo lente e corte di Lorenzo. Crolla 0-40 “Muso”, sotto assedio, incapace di arginare la spinta del connazionale. Niente con la prima palla, Musetti è di nuovo in balia di Jannik che con il solito diritto inside out pesante e profondissimo costringe alla resa il toscano. BREAK Sinner, 2-1 e servizio. Appena il match si pone sui ritmi dell’allievo di Vagnozzi-Cahill, il pupillo di Tartarini non riesce a difendersi e controbattere, non ha il tempo per tagliare la palla, trovare una contro mossa consistente. Troppo consistente è la pressione di Jannik, sostenuto dal servizio il suo forcing scorre come un’orologio, preciso, inarrestabile. Quattro pallate e lo score è 3-1, 18 minuti. Rapido, tutto troppo rapido per Musetti, lui che ama invece governare e cambiare i tempi di gioco. Ritrova la prima palla Lorenzo, comanda, lascia correre il braccio e vince un buon game, ma… il suo “problema” è trovare un game top in risposta. Oltre che sfiduciato, sembra anche con poca energia Lorenzo per invertire l’inerzia del set. Cerca variazioni estreme servendo sul 2-4, ma non funzionano, è troppo attento e rapido Jannik. 0-30, suona l’allarme rosso per il toscano. Trova il primo Ace del match, ma poi un diritto banale vola via, giocato solo di braccio. 15-40, due chance per andare a servire per il match per l’altoatesino. Esagera nella spinta col diritto sulla prima (la palla era troppo bassa); si prende la seconda Sinner, con un bel passante di rovescio. 5-2 Sinner, serve per il match. La prima non va, ma il diritto oggi è una sentenza, mentre Lorenzo non ci crede più. Chiude al primo match point, con la risposta di Musetti che vola via. 6-2 6-2. un bell’abbraccio tra i due. Match purtroppo senza storia, il campo ha parlato chiaro: Sinner si è dimostrato più forte. Sarà una grande sfida contro Rune, anche in chiave ranking. Musetti deve essere felice del suo torneo, della storica vittoria su Djokovic, di esser ripartito dopo tre mesi pessimi. Il tour sul rosso è appena iniziato, già la prossima settimana a Barcellona avrà altre chance per brillare e continuare questo momento positivo.
[16] Lorenzo Musetti vs [7] Jannik Sinner
1 ACES 1
3 DOUBLE FAULTS 0
25/42 (60%) FIRST SERVE 31/55 (56%)
16/25 (64%) 1ST SERVE POINTS WON 24/31 (77%)
4/17 (24%) 2ND SERVE POINTS WON 14/24 (58%)
2/6 (33%) BREAK POINTS SAVED 5/5 (100%)
8 SERVICE GAMES PLAYED 8
7/31 (23%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 9/25 (36%)
10/24 (42%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 13/17 (76%)
0/5 (0%) BREAK POINTS CONVERTED 4/6 (67%)
8 RETURN GAMES PLAYED 8
7/9 (78%) NET POINTS WON 13/19 (68%)
11 WINNERS 18
18 UNFORCED ERRORS 18
20/42 (48%) SERVICE POINTS WON 38/55 (69%)
17/55 (31%) RETURN POINTS WON 22/42 (52%)
37/97 (38%) TOTAL POINTS WON 60/97 (62%)
208 km/h MAX SPEED 217 km/h
184 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 195 km/h
148 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 150 km/h