A me basterebbe che lo schierarsi non diventi la curva sud dell’Olimpico…
Oggi qua sopra temo già il peggio, da quel punto di vista.
Mi schiero?
Ok, Musetti e non credo sia una novità che lo adoro.
Quel rovescio antico ad una mano, quelle pennellate sui lungolinea o sugli incroci, sempre di rovescio, quello staff ruspante con Tartarini che sembra l’edile sceso dal ponteggio che accompagna il figliolo a tennis facendo sacrifici per la sua passione (lo so che non è così, licenza poetica), quel volto che a dispetto delle ultime uscite in cui sembra da duro, ha sempre un’aria un po’ spaesata, alla Francesco Nuti…
Si, mi schiero per Musetti!
Sinner: lo adoro per la sua freddezza teutonica, quella freddezza con cui più di una volta si è tolto dalla bratta, match point salvati come se piovesse… E poi i lavandini, i comodini, gli incroci delle righe colpiti un centimetro prima del fatidico OUT, l’aria da montanaro ingenuo a cui pensi di farla e te la fa lui…
Lo adoro come nello sci adoravo Gustav Thöeni e godevo delle sua vittorie, però godevo il doppio quando vinceva quel pazzo di Pierino Gros.
Sono cose irrazionali, per me oggi frittatona di cipolle, Peroni ghiacciata, copertina sulle gambe, tifo indiavolato e rutto libero per Lorenzo, ma da domani, se vincesse SInner, tifo indiavolato per la semifinale…