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ATP 500 Pechino: Sinner supera Dimitrov al termine di una dura battaglia (e accusando problemi di stomaco). Domani super semifinale vs. Alcaraz

La fantastica prestazione di ieri contro Nishioka negli ottavi del China Open aveva illuso che il peggio per Jannik Sinner fosse passato. Purtroppo il malessere che condiziona l’azzurro dal suo arrivo in Cina continua invece a perseguitarlo, tanto averlo costretto a vomitare al cambio di campo sul 3-0 nel terzo set contro Dimitrov nell’incontro di quarti di finale del 500 di Pechino. Ma la sua voglia di vincere e lottare è stata ancora una volta più forte di tutto. Jannik non molla mai, spinge e soffre sino alla fine, trionfa per 6-4 3-6 6-2 dopo due ore e mezza di battaglia, a tratti durissima per i lunghi scambi e un Grigor davvero monumentale per resistenza e difese. Una grandissima condizione fisica ha permesso al bulgaro di reggere e rincorrere, di bloccare Jannik nello scambio e pure prevalere quando la schermaglia è stata lunga e combattuta, con tanti tagli e variazioni. Sinner alla fine ce l’ha fatta imponendo la sua maggior spinta, ogni volta che è riuscito a impostare il gioco sulla velocità e progressione ha avuto la meglio. Il rimpianto per Jannik viene dal non aver chiuso in due set: nel settimo game ha avuto ben 4 palle break, le ha giocate complessivamente male, perdendo misura e sicurezza col diritto. Come abbiamo già visto più volte, lì qualcosa nel suo tennis si è inceppato.

Si è innescata ancora una volta quella che definisco “la catena cineteca degli errori”, che finisce puntualmente per penalizzarlo e termina con un break, poi difficile da recuperare: un paio di brutti errori gratuiti, di solito in spinta e senza il contributo dell’avversario; il braccio si irrigidisce e la prima di servizio scompare; perde un metro di campo e sicurezza; gioca più corto e sbaglia o apre il fianco agli affondi del rivale; subisce un break che spesso paga a caro prezzo. Così di nuovo accaduto oggi, quasi solo errori non forzati, con Dimitrov molto lucido nel tenere la palla in gioco a basso ritmo e tagli, portando l’azzurro all’errore. Ha ceduto malamente il set Sinner, ma per fortuna è ripartito forte nel terzo, con un break che gli consentito di fare corsa di testa, quindi poi bravo nel reggere e salvare tre palle del contro break in due game, ancor più visto il malassere accusato alla fine del terzo game che l’ha portato a vomitare al cambio di campo. Non sappiamo se i problemi tecnici accusati a metà del secondo set – che gli sono costati il parziale – già fossero figli di questo malessere. Di sicuro in quella fase tutto il suo tennis si è depresso, non solo per gli errori ma per intensità, spinta e sicurezza. La sensazione è che oggi le due cose siano state assolutamente connesse.

Un passaggio a vuoto che non ci voleva, la partita poteva esser chiusa in due set, con un enorme risparmio di energie fisiche e mentali in vista della durissima semifinale che lo attende domani, contro il “suo” rivale Carlos Alcaraz. Tuttavia è corretto anche attribuire più di un merito a Grigor Dimitrov, che in campo stasera a Pechino ha mostrato una condizione fisica eccezionale e una grande lucidità nel portare avanti dalla prima all’ultima palla un piano tattico ineccepibile.

Dimitrov pur con i suoi limiti è un tennista completo, ha un gran tocco di palla e riesce a generare veri cambi di ritmo, passando da difesa ad attacco con soluzioni pregevoli. Forte di un condizione atletica straripante, ha scelto in modo lucido di “remare”, rincorrere, abbassando volutamente i ritmi con continui tagli in back, palle di diritto più lavorate e non così forti, per togliere velocità e ritmo a Jannik. Una tattica difficile da attuare, perché devi reggerla fisicamente, ma tatticamente perfetta perché spesso Sinner è rimasto invischiato in questa ragnatela, non trovando il tempo per sbracciare a tutta in sicurezza e rimettere grande velocità alla palla, e finendo così per sbagliare per primo cercando l’accelerazione o aprendo il campo ad un’improvviso vincente del bulgaro. I dati parlano chiaro: la maggior parte dei lunghi scambi l’ha vinta Dimitrov, soffrendo e vincendo con questa condotta.

Per fortuna di Sinner, in buona parte del match è stato lui a imporre i ritmi di gioco, soprattutto dalla risposta e con tante seconde di servizio davvero ben eseguite, e quando si è andati allo scontro in progressione alla massima velocità, Jannik ha una tenuta e cilindrata superiore. Così ha allungato all’inizio del match, ha messo in crisi Grigor nel secondo – non portando a compimento però la missione – e poi all’avvio del terzo, con un allungo che si è rivelato decisivo. Come decisiva è stata la capacità di soffrire di Sinner in una durissima fase centrale del terzo set, quando ha sbagliato di più e Dimitrov ha ripreso a rimettere tutto, con molti scambi terminati oltre 20 colpi. Sinner l’ha vinta di testa e di cuore, più che di tennis oggi. Vincere sporco, da campione, ma era da chiudere in due set, con meno patemi e fatica.

Non un Sinner ottimale, tutt’altro che perfetto, con quel passaggio a vuoto che non ci voleva, ma alla fine ha retto, ha lottato e ha vinto con merito. Si qualifica per l’ottava semifinale del 2023 e ventesima in carriera. Ad attenderlo la super sfida contro Carlos Alcaraz. Speriamo possa presentarsi in campo in condizioni migliori, perché altrimenti far partita pari con lo spagnolo sarà più di un’impresa… Ricordiamo che Jannik avrà anche una chance per un record storico: in caso di vittoria domani sarà certo di diventare n.4 al mondo, uguagliando la miglior posizione mai raggiunta da un italiano, Adriano Panatta.

Marco Mazzoni

La cronaca

Dimitrov scatta al servizio, ma è il diritto di Sinner a dettar legge. Jannik impone ritmi folli già dai primi scambi. Con un’accelerazione violentissima lungo linea l’azzurro si porta 15-40, subito due palle break. Lavora al massimo la palla col back il bulgaro per rompere il ritmo indiavolato di Jannik, e ci riesce, provocando errori dell’avversario. Grandissima lotta tra i tagli di Grigor e le bordate di Jannik. Attaccando la rete Dimitrov annulla anche una terza palla break, Scoccano gli 11 minuti nel game quando arriva la quarta chance per Sinner. È quella buona: sbaglia tutto Grigor, con un diritto di volo con la palla troppo bassa. BREAK Sinner, 1-0 avanti, può fare corsa di testa. Nessuna prima palla in campo per Sinner, ma a zero vince il suo primo game, è abissale la differenza di spinta e pressione dalla riga di fondo tra i due. Dimitrov ne è consapevole, e visto che con i tagli e rallentando non è riuscito a contenere l’azzurro, alza la velocità del servizio e si butta a rete, obiettivo non finire del palleggio in ritmo. La tattica funziona, buon game per l’1-2. Molto rapido ora il bulgaro nella copertura del campo, cambia continuamente ritmo e visto che l’azzurro non trova affatto la prima di battuta (1 su 7 punti!) scivola sotto 15-30. Comanda Dimitrov in questa fase, le sue variazioni funzionano e portano Sinner all’errore. 15-40, due palle break da difendere. Finalmente ecco la prima palla, e la musica cambia. Anche una fantastica smorzata che sorprende un Dimitrov molto dietro, annulla le due chance Jan. 4 prime palle in campo, 4 punti. 3-1 Sinner. C’è spettacolo nella serata di Pechino, il netto contrasto di stile provoca scambi interessanti, e dopo l’avvio incerto Dimitrov è salito di livello, anche al servizio. Si scambia prevalentemente sulla diagonale di rovescio, cercando poi l’uscita e l’affondo. Funziona molto bene la seconda di servizio di Sinner, come sul 30 pari del sesto game, una traiettoria esterna millimetrica. E meno male che funziona… Jannik infatti serve poco sopra il 50% di prime. Dopo i fuochi d’artificio iniziali, il set prosegue sui turni di battuta. La velocità di scambio è la chiave: appena Sinner pressa a tutta con profondità, domina; quando la velocità si abbassa, la creatività e mano di Dimitrov diventa efficace. L’altoatesino serve per il set sul 5-4. Inizia steccando malamente un diritto all’uscita dal servizio, ma rimedia con una prima esterna ingestibile, e poi un Ace, primo del match. Chiude subito, gran diritto lungo linea, 6-4, decisivo il break in apertura. Nonostante un rendimento con la prima modesto, ha davvero brillato con la seconda palla, 11 punti su 12, dato straordinario.

Secondo set, Dimitrov to serve. Ben diverso il suo primo game da quello di inizio partita, rapido, incisivo, chiude a 15 (solo prime palle in campo). Sinner deve stare attento ora nei suoi game, perché negli ultimi 5 turni di battuta il bulgaro ha perso solo tre punti. Jan lo sa, e gioca con grande accuratezza, due Ace (dopo aver perso il primo punto, duro scambio) e un gran attacco, 1 pari. Sinner torna a vincere due punti in risposta nel terzo game, su due seconde di Dimitrov, ma con grande aggressività il bulgaro chiude il gioco a trenta. Sul 2 pari Jannik trova il colpo più bello del match, un diritto cross in corsa talmente veloce e stretto che Grigor può solo vederlo sfilare, vincente. È un colpo importante, vale il 15-30. Quel vincente ha l’effetto di un uppercut, sbaglia malamente un colpo di scambio Dimitrov e si ritrova sotto 15-40, prime palle break del set (e dal quarto game del primo). Si difende bene il bulgaro, due ottime prime, poi un Ace e un grande attacco sulla riga. 3-2 Dimitrov, bravo a salvare un momento a dir poco critico. Rischia tanto in risposta Grigor, cerca di mettere pressione all’azzurro, e ci riesce portandosi 15-30.. Per fortuna Jannik ritrova la prima, violenta al centro, e poi un’altra che segue e chiude di volo. 3 pari. Fatidico settimo game, Sinner alza il ritmo a tutta. Il diritto torna dominante, anche il rovescio è molto profondo. Con una bordata cross Jan sfonda, 0-30. Con un’altra eccellente risposta, “nei piedi”, col diritto, ecco lo 0-40, tre palle break consecutive. La prima palla non entra… ma sciupa il vantaggio Jannik affondando col diritto in rete, classico gratuito. Sciupa anche sulla seconda, c’era spazio per un passante di rovescio più preciso. 30-40, ne resta una. E ancora seconda palla… se la gioca bene Grigor, ottimo tocco a tre quarti campo. Più di un rimpianto per l’azzurro, soprattutto per la seconda chance. Un pessimo doppio fallo in rete costa la 4a PB al bulgaro. Niente, altro errore di Jannik, diritto di scambio lungo. Alla fine, 4-3 Dimitrov. Non un buon momento per il diritto di Sinner, subito un errore gli costa il primo punto dell’ottavo game, e poi un altro errore al termine di un lungo scambio lo 0-30. Anche la prima di servizio l’abbandona, Il terzo errore del game lo condanna allo 0-40. Ecco la “catena-cinetica-degli-errori-di-Jannik”, film già visto. Per fortuna la seconda di battuta funziona molto bene, carica e profonda, 30-40. Il BREAK per Dimitrov arriva alla terza chance, perde il passo l’azzurro in uscita dal servizio, Grigor non si fa pregare. 5-3 Dimitrov, capitalizza il pessimo momento tecnico di Jannik, una caterva di errori, soprattutto col diritto, dalle 4 palle break non sfruttate. Il bulgaro è attento nel tenere e far sbagliare l’italiano, ma dal 30-0 Sinner non regala più niente e sfrutta le poche prime palle del rivale. 30-40, palla del contro break! E seconda di battuta… Troppo corto un rovescio di scambio, Grigori si avventa e gioca profondissimo. Altra chance sprecata (10 PB su 11 non trasformate da Jannik). Con un ottimo schema, smorzata e passante, si procura un’altra palla break. Ancora lo tradisce il diritto, in scambio. Con un risposta in corridoio, Sinner cede il punto che chiude il set, 6-3 Dimitrov. Bravo il bulgaro a capitalizzare i tantissimi errori dell’azzurro da metà set, quelle 4 palle break nel settimo game l’ha pagate a carissimo prezzo.

Sinner scatta al servizio nel terzo, a trenta muove lo score. Scatta male invece Dimitrov, un errore, una splendida smorzata di Sinner e soprattutto il doppio fallo sul 30 pari, che gli costa la palla break! OH! Finalmente, Jannik riesce a giocarsela a grande velocità, da una risposta aggressiva su di una seconda palla non così rapida e chiudendo con un rovescio cross imprendibile. BREAK Sinner, 2-0 avanti. Come sopra, quando Jannik riesce a portare il gioco sulla pressione a grande velocità, è superiore. Scuro in volto il bulgaro sull’ennesima risposta sbagliata, è consapevole che la rimonta ora è difficile, ed ha speso tantissimo nel ricorrere e variare sulle palle dell’azzurro. Funziona di nuovo lo scherma con la smorzata, Grigor non è così vicino alla riga di fondo e le sue gambe sono ora un po’ meno reattive. 3-0 Sinner, break consolidato, ma al cambio di campo vomita in uno dei grandi contenitori nei pressi della panchina. Un malessere che sicuramente lo penalizza, tanto che sul 3-1 sbaglia qualcosa di troppo e concede una palla break sul 30-40. La cancella col martello, servizio potente e diritto pesante. Fa il pugno dopo un’altra chiusura perentoria, soffre ma spinge. Ai vantaggi lo aiuta il servizio, 4-1. Sinner vuole chiuderla qua, spinge a tutta in risposta e si procura una palla break ai vantaggi. Dimitrov ha perso sicurezza con la prima palla, ma rischia tutto sulla seconda, a 209 km/h! È sorpreso Jannik, con i piedi in campo. Si salva Dimitrov, 2-4. Il match torna a farsi molto duro fisicamente, il bulgaro sembra aver ritrovato brillantezza nelle gambe, rimette tutto e varia rotazioni e angoli, anche Sinner è costretto a lavorare tanto e spingere molte palle. E quando la velocità si abbassa, Grigor è molto pericoloso. Vince un altro scambio durissimo Dimitrov, 15-30. Per fortuna Grigor non trova il campo su di un’accelerazione che sarebbe stata vincente… e Jannik poi piazza un gran servizio. Ai vantaggi arriva un doppio fallo che costa un’altra palla break a Jannik. Con pazienza, palla dopo palla sul rovescio del rivale, Jannik si salva, e poi un’altra sempre con accuratezza assoluta. La “garra” è totale, ancora un’ottima smorzata aiuta l’azzurro e poi la prima palla. A fatica, lottando contro un Dimitrov monumentale per resistenza e difese, è 5-2 Sinner. Durezza di gioco totale. Ora è il bulgaro ad accusare lo sforzo brutale e rincorse del game precedente. Butta via due punti e regala ancora col diritto. 3 errori -> 3 Match Point Sinner. Out anche lo slice di rovescio. Game Set Match Sinner. 2 ore e mezza di tanta lotta, con un brutto passaggio a vuoto nel secondo set e la lotta nel terzo. Ora c’è Alcaraz, ma… che Sinner scenderà in campo domani?

Grigor Dimitrov vs [6] Jannik Sinner

StatisticheDimitrovSinner
ACES23
DOUBLE FAULTS33
FIRST SERVE57/97 (59%)50/85 (59%)
1ST SERVE POINTS WON40/57 (70%)34/50 (68%)
2ND SERVE POINTS WON20/40 (50%)23/35 (66%)
BREAK POINTS SAVED12/15 (80%)7/8 (88%)
SERVICE GAMES PLAYED1413
RETURN RATING86121
1ST SERVE RETURN POINTS WON16/50 (32%)17/57 (30%)
2ND SERVE RETURN POINTS WON12/35 (34%)20/40 (50%)
BREAK POINTS CONVERTED1/8 (13%)3/15 (20%)
RETURN GAMES PLAYED1314
NET POINTS WON17/26 (65%)17/24 (71%)
WINNERS3127
UNFORCED ERRORS1513
SERVICE POINTS WON60/97 (62%)57/85 (67%)
RETURN POINTS WON28/85 (33%)37/97 (38%)
TOTAL POINTS WON88/182 (48%)94/182 (52%)
MAX SPEED214 km/h
132 mph
213 km/h
132 mph
1ST SERVE AVERAGE SPEED199 km/h
123 mph
198 km/h
123 mph
2ND SERVE AVERAGE SPEED155 km/h
96 mph
155 km/h
96 mph


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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