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Il Brasile punisce i comportamenti discriminatori con una penalizzazione in classifica

Foto Instagram Mauricio Souza

Di Redazione

La stagione 2022-2023 della Superliga brasiliana inizia con una novità, a suo modo, rivoluzionaria. Per la prima volta, nel regolamento dei campionati (maschile e femminile) è stata inserita una norma che penalizza i comportamenti discriminatori basati su origine etnica, sesso, genere, età o disabilità: le squadre i cui tesserati saranno riconosciuti colpevoli di atti di questo tipo saranno punite con un punto di penalizzazione in classifica.

Il Brasile è da sempre uno dei paesi più sensibili alla discriminazione (in particolare quella razziale e di genere) ma è anche uno dei contesti in cui più frequentemente si verificano episodi controversi da questo punto di vista. Uno dei più recenti, e dei più clamorosi, riguarda l’ex centrale della nazionale Mauricio Souza, che lo scorso anno fu allontanato dal Minas dopo aver pubblicato su Instagram alcuni post accompagnati da dichiarazioni omofobe: proprio questo caso potrebbe aver spinto la CBV a intervenire con una norma specifica.

Un altro episodio eclatante, questa volta sul fronte del razzismo, avvenne nel 2019, quando la statunitense Deja McClendon (sempre del Minas) fu vittima di insulti per il suo aspetto fisico. Casi più lontani nel tempo, ma altrettanto gravi, sono quelli della nazionale Fabiana – apostrofata come “scimmia” a Belo Horizonte, quando giocava nel Sesi – e del centrale Michael del Volei Futuro, insultato perché gay nel 2011.

(fonte: Web Volei)


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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