No, non è stato un periodo fortunato per Alessandro Graziani: prima, a ridosso di Ferragosto, la grande paura vissuta a Monaco di Baviera, in seguito alla terribile caduta della compagna Letizia Paternoster agli Europei di ciclismo su pista. Poi, la gastroenterite che lo ha bloccato a letto per una settimana, debilitandolo e facendogli saltare una fetta di preparazione, oltre a due test amichevoli: quello con l’Itas Trentino e la trasferta di Porto Viro col Delta.
RECUPERO MONDIALE – Ma ora lo schiacciatore della Da Rold Logistics Belluno è pronto a chiudere a chiave il cassetto della sfortuna. E a riprendersi il suo posto sul palcoscenico sportivo. Proprio come la fidanzata Paternoster: «Letizia sta bene – racconta il numero 10 – mi sorprende sempre perché riesce a recuperare in tempi umanamente impossibili. Adesso è a Montichiari, in ritiro con la Nazionale per provare a partecipare ai Mondiali: un obiettivo che si è posta e che condivido. Ha le potenzialità, la forza e il talento per farcela».
STOP FORZATO – Anche Graziani è sulla via del rientro: «Ma la gastroenterite mi ha lasciato non pochi strascichi con conseguente perdita di peso. Non nascondo che sto accusando un po’ lo stop forzato nel bel mezzo della preparazione: fatico a tenere il ritmo e pure dal punto di vista tecnico mi considero un pelino indietro. Ma lavoro per tornare il prima possibile ai miei livelli. E arrivare pronto alla prima giornata di campionato».
SEGNALE – Peccato aver saltato lo stimolante faccia a faccia col Trentino Volley, nobilitato da un autentico bagno di folla: «Una simile affluenza rappresenta uno splendido segnale. Molti spettatori hanno raggiunto la Spes Arena per ammirare l’Itas, ma altrettanti per vedere cos’è cambiato rispetto alla scorsa stagione nella DRL. In più, da quello che ho potuto percepire, abbiamo giocato bene, spensierati e ci siamo divertiti di fronte a un avversario di alto spessore».
TEST INGANNEVOLI – Mercoledì 21, a Lambioi, Graziani e soci torneranno sul parquet per affrontare il Volley Team San Donà: «I test pre-campionato li tengo in considerazione fino a un certo punto. C’è la formazione che arriva carica di lavoro fisico, quindi più stanca e meno lucida. E quella invece più “leggera”. Troppi fattori possono trarre in inganno. D’altro canto, questa è la fase in cui una squadra sperimenta e si pone dei traguardi slegati dal risultato, ma più orientati alla volontà di consolidare certe fasi di gioco: l’errore ci sta».
ESPERTONE – L’atleta genovese ha le idee chiare: «La versione attuale della Da Rold Logistics è giovanissima, l’espertone del gruppo sono io – sorride -. E quando l’età media è così bassa, la fame e la sana competitività interna inducono a non porsi dei limiti. Possiamo puntare l’asticella in alto, ma dipende da noi. Lo scorso anno Prata ci ha insegnato che, con un gruppo giovane, ma ben strutturato e gestito, è possibile arrivare lontano».