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Bruno contro l’affollamento dei calendari: “Ogni giorno vediamo più infortuni”

Di Redazione

Il grave infortunio subito dall’opposto brasiliano Alan, che dovrà restare lontano dai campi almeno per sei mesi, ha riaperto un vecchio dibattito che si ripresenta ciclicamente nel mondo della pallavolo: quello sul sovraffollamento dei calendari, problema reso peraltro ancora più pressante dallo stop di un anno per la pandemia e dai successivi “recuperi”. Ormai da anni la fine della stagione di club coincide con l’inizio di quella delle nazionali, in un ciclo continuo che non lascia ai giocatori i margini per un adeguato riposo.

A sollevare l’argomento, questa volta, è un grande nome del mondo del volley come il palleggiatore di Modena e del Brasile, Bruno Rezende: “Non potevo tacere su quello che dobbiamo affrontare – ha scritto in una storia Instagram – ogni giorno vediamo più infortuni e problemi, ma non vengono mai prese le dovute precauzioni e non viene prestata la giusta attenzione agli atleti, che sono i protagonisti dello spettacolo. Continueremo a fare ciò che amiamo e lotteremo per i nostri paesi e i nostri club, ma non vediamo l’ora che ci siano miglioramenti per il bene della salute fisica e mentale dei giocatori, che si dedicano così tanto al nostro sport e alla sua diffusione“.

L’appello di Bruno è stato subito ripreso e condiviso da numerosi colleghi, da Nimir Abdel-Aziz a Matt Anderson, fino a Paola Egonu. Chissà che non sia la volta buona per riflettere seriamente sul tema, anche se il vento – con il moltiplicarsi delle competizioni e delle partite – pare girare in direzione esattamente opposta…

(fonte: Il Resto del Carlino Modena)


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