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Baldovin tra infortuni, mascherine e la partenza di Douglas: “Stiamo raddrizzando la nostra pianta”

Di Redazione

Ospite della trasmissione “After Hours-La Superlega di Notte“, condotta dal duo Brogioni-Zorzi, il tecnico della tonno Callipo Vibo Valentia tira le fila di un periodo particolarmente difficile per la squadra: tra infortuni, l’improvvisa partenza di Douglas e i continui rinvii causa Covid.

“La situazione – ha spiegato Baldovin –  è un po’ come una pianta che è nata storta e adesso stiamo cercando di mettere i puntelli per cercare di farla crescere il più diritta possibile. Stare qui a ricordare tutto quello che è accaduto fino ad ora non ha neanche molto senso, perché in questo momento dobbiamo pensare di migliorare, di lavorare e possibilmente di non incappare più in sconfitte come quella subìta a Milano. Quindi serve la massima voglia di fare e la determinazione per provare a risalire la classifica. Il mio compito da allenatore è quello di preparare la squadra al meglio

Per quanto riguarda gli infortuni, la squadra di coach Baldovin sta facendo i conti con lo stop del nipponico Nishida a causa della lesione al polpaccio rimediata a fine novembre scorso: “Sta meglio, sta lavorando sodo per rientrare, ancora non sappiamo quando potrà farlo, però ha ripreso ad allenarsi gradualmente con la squadra, gestendo sia l’intensità che il volume dei salti, ci vorrà ancora un po’ speriamo non troppo”.

Proprio domenica scorsa, Vibo Valentia ha affrontato l’Allianz Milano dell’altro giapponese Ishikawa. Il tecnico, che ha allenato Ishikawa nel 2019-2020 a Padova, ha cercato le analogie tra i due atleti: “Entrambi i ragazzi hanno un atteggiamento straordinario nel lavoro, si mettono sempre a disposizione, non creano alcun problema anzi sono dei collanti della squadra. Sul piano tecnico hanno caratteristiche simili, nel senso che sono grandi saltatori, molto veloci in campo, con un’abilità di accelerazione del braccio fuori dal comune. Sono comparabili, chiaramente Ishikawa ha un’esperienza maggiore derivante dall’età e dalle sue diverse stagioni in Italia. Elementi che Nishida ancora non può avere, però penso che lui possa togliersi grandi soddisfazioni”.

Non poteva mancare anche la domanda, da parte di Brogioni, sull’inattesa partenza di Douglas: “Era un giocatore su cui noi abbiamo scommesso molto, decidendo di prenderlo pur non avendo mai giocato in Italia. Pensavamo che all’interno del nostro gruppo  potesse essere un punto di riferimento importante per quanto riguarda tutti i fondamentali, soprattutto in attacco. Purtroppo le cose non sono andate bene anche se lui ha avuto un discreto inizio di Campionato, poi l’applicazione da parte sua in palestra c’è sempre stata. Personalmente sono rimasto deluso perché dall’oggi al domani se n’è andato, senza avvertire nessuno né tantomeno me. L’idea che mi sono fatto è che per lui la pallavolo sia una cosa magari anche importante, ma che abbia altre priorità che vanno al di là del volley. Douglas invece di saltare l’ostacolo ha deciso di rifiutarlo e ha preso altre direzioni. Per me fare altre valutazioni di tipo personale è difficile. Ora non c’è più quindi dobbiamo trovare altre strade e strategie per andare avanti col nostro lavoro”. 

Infine, Baldovin si è espresso sulla scelta della sua squadra di scendere in campo indossando le mascherine: “Questa è una scelta personale su cui non sono intervenuto: credo riguardi la propria salute, hanno deciso così i giocatori perché comunque c’è stato un periodo da noi in cui come cadevamo come i birilli, uno prendeva il Covid e lo passava ad un altro. Per cui quando abbiamo ripreso si è cercato di fare una scelta più precauzionale possibile”.

(Fonte: comunicato stampa)


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