Di Redazione
Prato conferma Bandinelli. Classe ’97 per 194 cm, è uno schiacciatore talentuoso che, nel tempo e con il lavoro, si è costruito un’invidiabile solidità anche in ricezione ed in genere nei fondamentali di seconda linea. Non solo questo, però, perché Bandinelli ha giocato anche da centrale e quindi ha affinato anche la sua capacità a muro. Insomma, uno straordinario jolly, un equilibratore che in campo sa trasmettere serenità e tranquillità a tutti i compagni. Schivo e riservato, Marco è parte integrante, fortissima di un gruppo come quello del Volley Prato e la sua conferma è una bella notizia dal punto di vista tecnico ed umano.
Marco, una confermata scontata in quella che di fatto è casa tua.
“C’erano due sole cose che avrebbero potuto farmi smettere di giocare e cioè trovare un lavoro lontano da casa o che il gruppo storico del Volley Prato avesse deciso di smettere in blocco. I ragazzi hanno confermato tutti il loro impegno anche per la prossima stagione, e l’amicizia conta molto, e da maggio ho iniziato a lavorare a Prato. Quindi tutto a posto”.
Come i tuoi compagni sarai conscio che non sarete più la squadra sconosciuta o sottovalutata.
“Da un lato mi dispiace perché non era male vedere i nostri avversari che si arrabbiavano moltissimo perdendo con una squadra che pensavano essere loro inferiore. Ora ci attenderanno come un’ottima squadra di categoria e questo ci renderà la vita più complicata ma è comunque una bella soddisfazione”.
Come ti preparerai per questa nuova stagione?
“Comincerò a prepararmi molto presto visto che a lavoro non ho ancora maturato ferie e quindi sarò a Prato per tutto agosto. Una cosa che farà felice il nostro allenatore”.
Nella stagione scorsa è emersa tutta l’importanza di Marco Bandinelli per questo gruppo. Nelle gare in cui sei mancato la tua assenza come jolly di banda ed al centro è stata notata da tutti perché con questa duttilità sei un unico in rosa.
“La mia partenza dalla panchina è diventata a suo modo un’arma strategica importante per Novelli perché può buttarmi dentro in seconda linea ed in attacco. Penso di essere l’unico ad aver vinto una Serie C con il ruolo di centrale/ricettore”.
Duttile sì ma un ruolo preferito lo hai?
“Sono un attaccante. Il centrale è un ruolo molto diverso e adesso non sono sicuro che saprei ancora tenere alta la concentrazione senza la continuità di presenza in campo che ha un attaccante/ricettore. La cosa particolare è che da giovane mi dicevano che sarei diventato un attaccante di potenza ed invece oggi le mie migliori qualità sono la solidità in ricezione e difesa e logica in attacco”.
(fonte: Comunicato stampa)