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Leylah Fernandez punta in alto con il nuovo coach Julian Alonso

La talentosa canadese Leylah Fernandez ha incantato il mondo del tennis a US Open 2021, dove esplose disputando un torneo eccezionale, fatto di un tennis vario e divertente che la issò sino alla finale, dove fu stoppata da Emma Raducanu in una delle più sorprendenti finali Slam degli ultimi anni. Chiuse il 2021 al n.24 del ranking, arrivando al n.13 del ranking WTA lo scorso agosto. Tuttavia il suo 2022 è stato più un anno di consolidamento che di vera crescita. Bloccata da qualche problema fisico (ha saltato interamente i tornei su erba) i suoi migliori risultati in stagione sono stati i quarti di finale a Roland Garros (battuta dalla cavalcata della nostra splendida Martina Trevisan) e la vittoria in marzo al WTA 250 di Monterrey in Messico. Persi i tanti punti dell’anno precedente a US Open, è scivolata in classifica, chiudendo l’anno al n. 39.

Leylah ha un fisico minuto ma un tennis molto interessante. Crede fermamente nelle sue possibilità e punta a un 2023 da protagonista insieme al suo nuovo coach, lo spagnolo Julian Alonso, gran braccio da giocatore ma con una carriera non fortunata per quello che sembrava il suo potenziale (arrivo al n.30 al mondo). Dopo aver seguito diverse giocatrici (tra cui Rus), ora il classe ’77 iberico ha la chance di lavorare con un vero talento. Intervistato da puntodebreak, Alonso ha raccontato le prime settimane di lavoro con la 20enne canadese, parlando apertamente di obiettivi ambiziosi per la sua assistita.

“Leylah è una giocatrice che ha tutto quel serve per arrivare in alto. E non parlo solo dell’essere talentosa o meno, parlo di una persona con un’etica del lavoro impeccabile. Se gli dico che alle 7 deve allenarsi, alle 6:40 si sta già riscaldando. È estremamente professionale, è stata una sorpresa scoprire in campo una ragazza così disciplinata. Tutto quello che le dici lei lo esegue, non ha paura, affronta tutto con grande determinazione. È instancabile, ha una grande capacità di sofferenza e di adattamento” racconta Alonso.

Il bagaglio tecnico della Fernandez è importante, ma con grandi margini di crescita per il coach iberico: “Ci stiamo allenando su molte cose, Leylah è fortunata ad essere una giocatrice con molte opzioni, ha molta varietà di gioco, una grande mano oltre ad essere veloce. Ora dobbiamo lavorare per chiudere con più facilità gli scambi, anche se stiamo lavorando su tutte le aree del gioco”.

Ripensando alle parole di Tartarini su Lorenzo Musetti, a volte allenare un giovane con tante possibilità tecniche può essere difficile. Ecco il pensiero di Alonso: “Bisogna dare libero sfogo alla creatività, ma sempre all’interno di schemi e tattiche di gioco. Ogni colpo deve avere uno scopo: se Leylah ti apre angolo, può farti una palla corta o giocare una palla con grande spin. Deve esserci sempre un’idea dietro. Anche se a volte può sembrare che giochi un po’ per inerzia, lo fa sempre con schemi precisi”.

Oltre ad Alonso, papà Jorge resta un punto fermo del team Fernandez, colui che ha guidato i primi passi della figlia. Per Alonso lavorare in team non è un problema, ha trovato un’ottima base al suo arrivo: “Sono una famiglia normalissima, il lavoro di Jorge non è mai stato a breve termine, è sempre stato impostato verso il futuro. È una persona molto razionale e sensibile, molto coerente con quello che dice. È convinto che questo sia tutto un processo, che non vedremo la migliore versione di Leylah per un paio d’anni. È una ragazza molto giovane, non è ancora nella sua maturità fisica”.

Servirà del tempo, ma gli obiettivi sono ambiziosi: “L’obiettivo è arrivare molto in alto il prossimo anno, ma senza ossessionarsi con i numeri. Vuole competere ed essere tra le migliori, il che è normale per qualcuno che è già stato tra i primi 15. Dopo qualche mese di assenza è sempre difficile, la pausa dopo il Roland Garros le ha fatto male, quindi ora quello che desidera di più è tornare competitiva. Non abbiamo parlato di obiettivi in ​​classifica, ma raggiungere la top 10 sarebbe coerente con il potenziale che ha”.


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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