Sono iniziati, quest’oggi, a Chieti, gli incontri del tabellone principale del torneo internazionale ITF 15.000$ Lazzaroni Cup.
Il presidente del Circolo tennis Chieti, Ennio Marianetti, ha accolto i giocatori per il saluto di benvenuto dando a tutti i migliori auguri per la manifestazione sportiva appena iniziata.
Dei dieci italiani impegnati in giornata, sui campi in terra rossa del circolo tennis di Piana Vincolato, nel primo turno di singolare della Lazzaroni Cup, i piú attesi erano senza dubbio i due abruzzesi: il 27enne rosetano Giorgio Ricca (attualmente n.1019 al mondo ma con un best ranking di 633) opposto al 20enne algerino Samir Hamza Reguig (1313), entrambi provenienti dalle qualificazioni, ed il 23enne aquilano Andrea Picchione (744), impegnato in un difficile derby tricolore contro il talentuoso mancino genovese Andrea Basso (654), arrivato, non più tardi di quattro stagioni fa, fino alla posizione n.301 del ranking. Entrambi gli abruzzesi sono risultati vincenti e si sono qualificati per il secondo turno.
Il primo squillo di tromba l’ha fatto registrare proprio Ricca.
Il lungo rosetano ha giocato sul velluto imponendosi con un netto 60/64 in appena 1 ora e 22 minuti.
Al secondo turno attende il vincente tra il connazionale Balzerani ed il ceco Safranek con un passato recente da top 200.
Gli ha risposto l’aquilano Picchione che, in rimonta, ha superato il mancino ligure Basso. Il 28enne di Genova ha messo subito la quarta portandosi a condurre 4-2 nella seconda partita dopo aver chiuso nettamente il primo set 6-2. A quel punto, è stato uno scatto di orgoglio a riportare in carreggiata l’aquilano che, complice anche la stanchezza di Basso, si è aggiudicato 4 giochi consecutivi portando il match al terzo set. Massimo equilibrio nella partita decisiva nei primi quattro game. Il break decisivo è arrivato al quinto gioco. Picchione ha potuto chiudere 26/64/63 ed al secondo turno affronterà da favorito il calabrese Misasi (1643). Il quaficato cosentino, 21enne di belle speranze, ha ribaltato il pronostico contro il portoghese Fabio Coelho al termine di un match a dir poco altalenante in cui è riuscito a prevalere per 63/06/61.
In un altro derby italico, il comasco Federico Arnaboldi, testa di serie n.5 e cugino del veterano Andrea Arnaboldi, è partito a razzo nella prima partita contro il 19enne triestino, Pietro Pampanin (1423), ma non è riuscito a sfruttare un match point sul suo servizio nel tie-break del secondo set sul 6-5 ed è andato in confusione. Black out prolungato per il giovane lombardo che ha ceduto di schianto 60/67(7)/16 in 2 ore e 26 minuti provocando la prima sorpresa di giornata.
L’esperto calabrese Francesco Vilardo, 33enne di Fuscaldo, era chiamato, invece, a sfidare l’emergente pratese Gianmarco Ferrari, allievo dell’ex Davisman azzurro Diego Nargiso. Sono bastati 90 minuti al giocatore toscano per imporsi con un periodico 6-3 su Vilardo, ex n. 455 al mondo.
Il promettente 18enne messinese, Giorgio Tabacco (676), allenato dal coach Costagnola, ha affrontato da favorito il francese Ronan Joncour (965) e non si è concesso distrazioni vincendo in scioltezza per 64/62.
C’era molta attesa anche per l’esordio del russo Chepelev (433), testa di serie numero uno, impegnato contro il lombardo senza ranking Fumagalli. A dispetto del pronostico, il giovane italiano ha perso solo al tie break la prima partita dopo 1 ora e 27′ di battaglia e nel secondo set ha provato a rimanere in scia ma alla fine il moscovita ha avuto la meglio per 76 (8)/63 in 2h e 26′.
La finale di doppio è in programma sabato 18 alle 17,30 mentre la finale di singolare avrà luogo domenica 19 alle 16,30.