INVIATO A SCARPERIA – L’Aprilia accelera. Cavalcando il momento magico e i riflettori del GP di casa al Mugello, la Casa di Noale ad appena ventiquattro ore dall’annuncio della conferma per due anni di Aleix Espargaro e Maverick Viñales come piloti del team ufficiale, ecco quello (atteso ma anticipato) della creazione del team satellite. Massimo Rivola, amministratore delegato di Aprilia Racing, e Razlan Razali, proprietario di RNF, la squadra malese arrivata in MotoGP con la Yamaha ma delusa dalla M1 sia l’anno scorso con Valentino Rossi e ora con Andrea Dovizioso, hanno chiuso un accordo biennale. Nel 2023 e nel 2024 quindi vedremo in pista quattro RS-GP. L’accelerazione è arrivata dopo l’ennesimo incontro, avvenuto ieri sera, tra Rivola, Razali e anche Matteo Ballarin, il proprietario di WithU, l’azienda innovativa che fornisce energia e comunicazione (luca, gas, internet e mobile sponsor) da questa stagione del team RNF. Grande appassionato di moto, avrebbe dato il benestare ad appoggiare l’operazione. Per altro Aprilia stessa è alla ricerca di un partner globale. Rivola non ne parla, per ora preferisce esaltare l’operazione con Razali, a sua volta molto felice di poter lavorare sui giovani. . Ma non detto che la squadra serva solo per fare debuttare rookie e creare una filiera Aprilia, come VR46, i team satellite Ducati e in Formula 1 la FDA di Maranello. butta lì il manager faentino. Sembra proprio identikit di Alex Rins, lo spagnolo in trattativa con la Ktm. O di Miguel Oliveira, il portoghese dato in uscita dalla Ktm proprio in caso di arrivo di Rins e di Jack Miller dalla Ducati. Nel frattempo l’Aprilia non si ferma neppure nello sviluppo e nell’innovazione. Nelle prime prove libere sulla RS-GP di Lorenzo Savadori, il collaudatore alla terza wild card, è comparsa un’aletta sul codone, trovata aerodinamica che per la prima volta fa scavalcate alla Casa di Noale la Ducati anche su questo fronte. Davvero il completamento della rivoluzione nera.
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