ROMA – La stagione di 2021 si è rivelata una delle più emozionanti della storia della F1. La lotta serrata tra Max Verstappen e Lewis Hamilton, però, è stata condizionata anche da alcuni passaggi non poco chiarissimi in merito all’interpretazione del regolamento. Il caso principe è stato sicuramente quello manifestatosi nell’ultimo GP sul circuito di Gedda. La gestione della Safety Car da parte di Michael Masi è stata duramente criticata dalla Mercedes, che era arrivata a presentare due proteste, entrambe respinte. Il nuovo presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, presente alla partenza della Dakar, ha fatto capire che l’episodio sarà la base da cui partire per una più chiara definizione del regolamento. “Sono stato eletto solo due settimane fa esto ancora studiando quello che è successo. La F1 è uno sport dinamico e noi dobbiamo esserlo altrettanto, attivi più che reattivi.Le regole devono essere adattate. Quello dei regolamenti non è il libro di Dio, può essere migliorato”, ha dichiarato.
Todt: “Serve fornire chiarezza a partecipanti e tifosi”
Le parole dell’ex pilota emiratino, succedono alla richiesta che aveva avanzato Jean Todt come ultimo atto del suo mandato, di ottenere, dopo un confronto con i vertici della Mercedes, “una dettagliata analisi e un opportuno chiarimento per il futuro, coinvolgendo tutti i protagonisti”. Il dirigente francese aveva dichiarato: “La questione verrà discussa insieme a tutti i team e a tutti i piloti per fare tesoro di questa esperienza e fornire chiarezza a tutti i partecipanti, a tutti i media e a tutti gli appassionati in merito al regolamento in vigore per preservare la natura del nostro sport basata sulla competizione assicurando nel mentre la sicurezza dei piloti e degli ufficiali di gara”.