Di Redazione
Fanno discutere le scelte organizzative della FIVB in vista della Volleyball Nations League maschile e femminile, in programma nella “bolla” di Rimini dal 25 maggio al 27 giugno. Oltre che ovviamente chiusa al pubblico, la manifestazione sarà a quanto sembra inaccessibile anche per i giornalisti: nei giorni scorsi è stato infatti comunicato che non sarà possibile accedere agli impianti di gioco e i media potranno soltanto accreditarsi per una “mixed zone” virtuale dedicata alle interviste. E questa volta il divieto d’accesso – salvo eccezioni ad hoc – dovrebbe essere reale ed effettivo, a differenza di quello “di facciata” imposto dalla CEV per le Super Finals di Champions League a Verona.
Per quanto riguarda la diretta televisiva si profila invece una cessione dei diritti a LA7, emittente del gruppo Rcs, a cui è affidata l’organizzazione della manifestazione. A preannunciarlo è stato il presidente Fipav Giuseppe Manfredi a margine della conferenza stampa indetta per presentare i programmi della nazionale femminile. Il numero uno della Federazione Italiana Pallavolo non ha nascosto il suo malumore per la scelta e in generale per le decisioni della FIVB: “Non è un bel momento per questa manifestazione perché i problemi organizzativi ci sono e non sono pochi, soprattutto quelli sanitari“.
Manfredi si è espresso negativamente anche sul blocco agli accrediti dei media: “Facciamo una manifestazione del genere, ma se non la racconta nessuno di che parliamo?“. La speranza è che i concetti espressi dal presidente federale facciano breccia nel “muro” della Federazione internazionale e, soprattutto, che le innegabili esigenze di sicurezza sanitaria non si trasformino in un facile alibi per dare via libera a un sistema in cui i giornalisti e la stampa, da sempre mal tollerati dalle istituzioni, vengano relegati lontano dai campi da gioco e messi nelle condizioni di non poter informare adeguatamente i propri lettori.