Di Redazione
È il “re” delle veloci al centro, piazzate al momento giusto e con un’alta percentuale di realizzazione. Un cenno di intesa con Sitti e il suo braccio diventa rapido e preciso, ma in ogni partita riesce a rendersi efficace anche a muro. Il centrale Giulio Cesaroni, classe 1994, non soltanto è una fra le conferme nello scacchiere della ErmGroup San Giustino, ma garantisce anche lui equilibrio alla squadra. Una garanzia, in altre parole, perché quando occorre lui dimostra di esserci sempre. Con Cesaroni, stiliamo una sorta di bilancio della prima fase del campionato di B quando la mente è già proiettata verso i play-off.
La classifica finale del girone F2 – San Giustino, Città di Castello, Pesaro ed Edotto Rossi Foligno nell’ordine – rispecchia fedelmente la scala dei valori? “Penso di sì – afferma Cesaroni – perché anche se quest’anno si è giocato senza rispettare le date del calendario a causa del Covid-19, alla fine è sempre il campo che parla. Il Città di Castello ha finora disputato a mio avviso una positiva stagione (è anche l’unico ad averci strappato un set) e il suo secondo posto è buono, così come il terzo di Pesaro”.
Oltre ai nuovi giocatori arrivati la scorsa estate e tralasciando il cammino da record in campionato, che cosa ha di diverso questa ErmGroup rispetto alla squadra dello scorso anno? “La consapevolezza di essere un gruppo unito; un gruppo costruito nella passata stagione e potenziato quest’anno dopo aver confermato il cosiddetto “zoccolo duro”. Una compattezza che si nota dentro, ma anche fuori dal campo”.
In queste dieci partite, avete dato la sensazione a chi vi seguiva di avere sempre in mano il controllo della situazione, anche quando vi siete trovati sotto nel punteggio. È così? “Sì, perché indice di una maturità e di una mentalità che abbiamo acquisito”.
I tanti palloni veloci piazzati stanno a significare che l’intesa con il palleggiatore Sitti è divenuta oramai automatica? “Giochiamo insieme da quasi due anni e posso dire che con Alessio mi trovo benissimo: c’è quel giusto affiatamento che ci permette di costruire l’azione risolutrice nel momento in cui serve”.
Chiusa in modo più che brillante la prima fase, se ne apre ora un’altra: di qui alla fine, saranno solo play-off con spareggi senza appello. Si comincia sabato 8 maggio da Alba Adriatica contro una formazione classificatasi al quarto posto nel girone F1.
Quanto conta, quindi, una eccellente preparazione anche sotto il profilo mentale? “Direi che è fondamentale. I play-off si rivelano molto spesso un campionato a parte, quindi per certi versi ci si “resetta” da zero e tutte le squadre scendono in campo più agguerrite che mai, perché la vittoria assume un’importanza assoluta. Sono sfide che si risolvono nell’arco di due partite (con anche la lotteria del golden set, se necessario) e quindi se sbagli finisci inevitabilmente con il pagare”.
La ErmGroup ha tutte le carte in regola per salire in A3? “Assolutamente sì. Ci crediamo noi come gruppo squadra e ci credono staff e società. Abbiamo tutti i requisiti per farcela, nonostante il campionato di quest’anno sia particolare, con la formula modificata in corso d’opera. Ci sono tre promozioni dal versante centro-sud che sembrano tante, ma che in realtà cono poche, per cui sarà una bella battaglia. I tre posti sono molto ambiti, il cammino è ancora lungo e allora dobbiamo compiere un passo alla volta. Vivere insomma alla giornata, come del resto ci impone anche la particolarità che del periodo che stiamo vivendo da più di un anno”.
(Fonte: comunicato stampa)