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Riccardo Tobaldi sarà ancora il capitano della Paoloni Macerata

Di Redazione

Il capitano della Paoloni Macerata, che affronterà a partire dalla metà di ottobre il prossimo campionato nazionale di Serie B, sarà ancora una volta Riccardo Tobaldi. L’opposto nativo di Appignano ha contribuito, al pari dei suoi compagni, a raggiungere, nella scorsa stagione, la striscia di 12 vittorie consecutive e la semifinale dei play off promozione per la Serie A3, con la finale sfuggita solamente per quoziente set.

Riccardo è prontissimo e carico in vista dell’inizio della nuova stagione: “La scorsa annata è stata davvero speciale e a mente fredda mi rendo conto maggiormente della grande impresa che abbiamo fatto, in quanto siamo usciti sconfitti solamente in due partite sulle sedici disputate. Inizialmente siamo partiti con diversi volti nuovi e l’obiettivo fissato era naturalmente quello di una tranquilla salvezza ma una buona alchimia di squadra, ed un bel legame tra di noi, ci ha portato a toglierci diverse soddisfazioni. Siamo usciti dai play off con un pizzico di rammarico dato che avevamo vinto l’ultima sfida ma, purtroppo, avevamo compromesso la qualificazione alla finalissima perdendo seccamente la gara di andata contro l’Ermgroup San Giustino“.

Questa per me, tra Appignano e Macerata, sarà addirittura la dodicesima stagione con la maglia del gruppo Paoloni – ricorda Tobaldi – per me è come stare a casa, dato che ho giocato diversi anni sia nella mia città sia nel capoluogo allenando, inoltre, nei settori giovanili di entrambe le società. Obiettivamente meglio di casa non saprei dove si possa stare, ed è meraviglioso poter vincere nel club dove sei cresciuto e hai tanti ricordi per cui spero di riuscire ad aiutare la mia squadra a raggiungere traguardi sempre più prestigiosi“.

Per la prossima stagione l’obiettivo personale, e di squadra, sarà come sempre uno solo – afferma il capitano –: come diceva il mio ex allenatore Fabio Muzio, bisogna presentarsi in campo per vincere ogni gara e solamente alla fine si tireranno le somme per vedere dove si è arrivati. Questo pensiero credo che valga per me come per il resto dei miei compagni“.

Naturalmente – conclude Tobaldi – avrò ancora sulle spalle il mio inseparabile numero 4: dietro a questa cifra c’è nascosto un sogno che rincorro fin da ragazzino, ossia quello di diventare uno schiacciatore. Mi sento un giocatore universale e nella mia carriera ho iniziato facendo il centrale per poi dirottarmi nel ruolo di opposto; mi è rimasto quindi il sogno proibito di emulare le gesta del mio idolo da adolescente. Quel numero, infatti, apparteneva a Boban Kovac, un gran schiacciatore dotato di un’ottima tecnica e completo in tutti i fondamentali e, dopo che l’ho visto giocare, mi son fortemente legato a quel 4, sperando un giorno di riuscire a coronare il mio sogno proibito di diventare uno schiacciatore come lui“.

(fonte: Comunicato stampa)


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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