Di Redazione
Una carriera come allenatore che parte a Sassuolo, in serie A2 femminile, nel 2018 e si protrae con la squadra in provincia di Modena fino alla stagione 2020-21. All’inizio di quella corrente, infatti, Enrico Barbolini si trasferisce a San Giovanni in Marignano, dove diventa head coach della Omag.
In soli cinque mesi, la squadra dove milita l’ex azzurra Ortolani è in vetta alla classifica del girone A.
Partendo dal suo rapporto con Stefano Saja, ex allenatore delle marignanesi, coach Barbolini racconta al Corriere di Romagna-Forlì: “Stefano mi aveva raccontato di come questa piazza sia una bellissima favola all’interno del movimento pallavolistico italiano. Ma sinceramente non credevo fino a questo punto. Qui non solo si lavora bene, ossia non solo sei messo nelle condizioni dipensare ad allenare e basta, ma lo fai in un contesto famigliare che, però, allo stesso tempo è di una professionalità ben marcata. Senza dimenticare i tifosi che sono davvero dei ‘nipoti’ per l’affetto con cui seguono le ragazze e ci sostengono. Non tralasciando la qualità della vita che non ha pari. Quindi, davvero San Giovanni è un qualcosa di straordinario. Per quanto riguarda l’aspetto sportivo, anche qui sono senza parole. Mai e poi mai mi sarei aspettato di essere primo al termine del girone di andata, almeno all’inizio del campionato. Poi, cammin facendo, vedendo come si allenano le ragazze, la pallavolo che riusciamo a mettere in pratica, ho cominciato a crederci un po’di più. Anche perché, come dico sempre, il mercato estivo lascia il tempo che trova, è il lavoro in palestra la vera cartina tornasole”
In soli cinque mesi, quindi, Barbolini è riuscito ad entrare nel cuore dei tifosi marignanesi e a trovare la giusta amalgama con le sue ragazze, tanto da scalare la vetta della classifica: “Se qualcuna mi ha stupito più delle altre? Dirò una banalità, ma è quello che penso e io dico sempre la verità: mi hanno stupito tutte, dalla più esperta alla più giovane. Ogni giorno vederle allenarsi è uno spettacolo. Sappiamo che di lavoro ancora ce n’è tanto, ma so di avere un gruppo coeso e pronto al sacrificio. Ma sempre con il sorriso sulle labbra” chiosa il tecnico.