Di Redazione
Dopo due sconfitte consecutive l’Itas Trentino si è rimessa in moto contro Ravenna, e ora attende con fiducia lo scontro al vertice di domenica con Monza. A fare il punto è Marko Podrascanin in un’intervista al Corriere del Trentino: “Con Ravenna ci eravamo dati un obiettivo, quello di controllare il gioco dalla prima all’ultima palla, e l’abbiamo centrato. Era importante perché, pur essendo teoricamente favoriti, le trasferte in Superlega non hanno mai un esito scontato“.
Per il centrale serbo, anche le sconfitte subite con Padova e Perugia possono dare spunti positivi: “La consapevolezza di non essere mai morti, la volontà di reagire sempre. Faccio un esempio pratico: la pazienza avuta nel contrastare le battute avversarie, anche quando sono micidiali. I servizi di Leon a Perugia mi hanno ricordato la semifinale di Coppa Italia dell’anno scorso, ma ora sappiamo di dover lavorare con calma per tenere anche le ricezioni più difficili nel nostro campo e dare poi buone palle alte ai nostri attaccanti esterni“.
La nuova Itas Trentino ha anche una mentalità diversa: “Abbiamo già messo un trofeo in bacheca – ricorda Podrascanin – ed è un elemento che porta ulteriore sicurezza in noi stessi. Sinceramente poi non avverto la pressione che invece avevamo quando sulla carta eravamo più forti e dovevamo vincere tutto. Ora andiamo in campo per dare il massimo in ogni partita, e poi vediamo cosa succede“.