“La magia non esiste, ci sono idee e lavoro. Oggettivamente abbiamo fatto qualcosa di straordinario in tempi molto stretti, dietro però c’è stato un percorso in cui abbiamo avuto le idee molto chiare. Il lavoro fatto e la capacità del gruppo di calarsi immediatamente in una opportunità importante ha accelerato il processo di crescita, i ragazzi hanno dimostrato ampiamente le loro capacità”. Commenta così il successo agli Europei dell’Italvolley maschile il commissario tecnico azzurro Ferdinando De Giorgi, ospite a ‘Radio anch’io Sport’ su Rai Radio1.
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“Non era facile fare 9 vittorie su 9 in un Europeo, considerando un girone duro come il nostro. Noi siamo andati con la squadra più giovane dell’Europeo per iniziare un altro percorso, la squadra di Velasco aveva un’altra struttura, ma molte cose di quel periodo ce le portiamo dietro. Per me rappresentare l’Italia prima da giocatore e poi da allenatore è un grande onore -prosegue De Giorgi-. Per lo sport di squadra quanto fatto funziona, anche perché ci sono tecnici e staff capaci, che organizzano squadre ad alto livello. E poi si è creato un ambiente in cui i giovani si possono esprimere. C’è dietro tanta preparazione, voglia di fare e tanta qualità dei giovani. Al di la della vittoria, fa tutto parte di un percorso per costruire qualcosa di importante. Siamo solo all’inizio, i ragazzi hanno bisogno di crescere”.
La vittoria degli Europei è arrivata dopo la delusione alle Olimpiadi. “Non so cosa non
sia andato bene a Tokyo -conclude De Giorgi-. Io sono stato chiamato subito dopo i Giochi e ho cercato di gestire un post Olimpiade un po’ strano, fatto un anno dopo, a gestire un cambio generazionale sempre un po’ difficile, ma che ho visto anche come una opportunità. Scherzando ho detto al presidente (della Federvolley, ndr) che a questo punto dovrei rassegnare le dimissioni: partire così bene non è semplice”.