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Il 2021 di Danesi: “L’oro europeo, la coppa CEV…il segreto? L’umiltà”

Di Redazione

A una settimana dalla fine del 2021, Anna Danesi tira le fila di un anno davvero brillante, per lei, per il suo club e per la Nazionale femminile. La coppa CEV e l’esordio assoluto in Champions League con la Vero Volley Monza, la disfatta a Tokyo e l’incredibile riscatto all’Europeo per la Nazionale femminile.

In un’intervista di Matteo Carone per il Corriere della Sera-BS, Danesi racconta i momenti migliori di una stagione da incorniciare.

“La stagione vissuta a Monza penso sia stata la migliore della mia carriera. Non solo perché abbiamo alzato la Coppa CEV, più che altro per il rapporto con le persone con le quali ho condiviso il cammino. Sono cresciuta molto,
l’intesa con la palleggiatrice Alessia Orro si è affinata. Quando abbiamo ricominciato a fine estate mi son detta spero di continuare a respirare quest’atmosfera anche per il prossimo anno”
racconta la centrale originaria di Brescia.

La nuova stagione si è aperta con il pensiero della Champions League in casa Vero Volley, cui esordio è avvenuto contro la big del Vakif Istanbul: “Le turche sono molto forti e noi della Vero Volley Monza dobbiamo ambientarci nella nuova competizione. Molte mie compagne non l’avevano mai giocata, ma non credo ci sia un gap incolmabile, anche riguardando lo scontro diretto, che di fatto abbiamo gettato via noi. Se strappiamo un punticino al Vakif al ritorno possiamo passare tra le migliori seconde e, con un po’ di fortuna al sorteggio, fare strada”.

Nel 2021 di Danesi non può non esserci una grande parentesi occupata dall’estate azzurra: “Parto dal presupposto che considero comunque positiva l’esperienza delle Olimpiadi, nonostante un risultato lontano dalle aspettative. Certo, ogni tanto mi chiedo come diamine abbiamo fatto ad uscire così”.

Ma la grinta che contraddistingue la centrale, e tutta la Nazionale, è uscita nel momento giusto e ha permesso alle azzurre di salire sul gradino più alto del podio europeo. Ecco il segreto: “Sono partita fuori dal sestetto e ho chiuso col premio di miglior centrale della manifestazione, a due muri di distanza dalla prima giocatrice in quella statistica (Hristina Ruseva, Bulgaria, ndr), nonostante l’impiego inizialmente parziale. L’umiltà è la prima cosa. Parto volando basso ma pian piano rimonto e sorpasso!”


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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