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Blocco retrocessioni in B, Burato: “Cambiate le regole. Serie A non è stata coinvolta”

Di Redazione

Non nascondo che l’annuncio da parte della Federazione del blocco delle retrocessioni in Serie B desta più di una perplessità”. Così Carla Burato, vice Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, commenta la decisione federale, resa nota nella giornata di martedì, di disputare i Campionati di Serie B senza retrocessioni.

In qualità di membro del Consiglio di Amministrazione, Vice Presidente in rappresentanza dell’A2, non posso non rilevare come la Serie A non sia stata minimamente coinvolta nell’analisi che ha preceduto tale provvedimento. La stessa Federazione, nella sua nota stampa, afferma che presto sarà portato all’attenzione del Consiglio Federale un ‘progetto relativo alla strutturazione complessiva degli organici dei Campionati, dalla Serie A a quelli delle Divisioni nel corso del quadriennio 2021-2024’. Certamente si tratta di una sua prerogativa, ma mi aspetto che le Leghe di Serie A non siano escluse dalla discussione“.

Bloccare le retrocessioni in Serie B ma non le promozioni, al termine di un mini torneo, crea delle situazioni oggettivamente problematiche – prosegue Burato -. Aumentare l’organico della Serie A2 Femminile, portandola per la prossima stagione a 24 squadre, influirà negativamente sulla qualità del torneo e inoltre condurrà a un aumento sensibile degli ingaggi medi delle giocatrici, con ripercussioni pesanti sulla sopravvivenza finanziaria dei Club. Non vorrei che il calcolo federale di oggi di consentire comunque le promozioni dalla B1 non significhi condannare domani tante Società della Serie A alla scomparsa“. 

Prendo atto che le regole possono essere cambiate in corsa, principio che la Federazione ha in più occasioni osteggiato. Concetto ribadito da ultimo dal candidato unico alla prossima Presidenza Federale Giuseppe Manfredi nel positivo confronto con lui avuto  il 4 gennaio scorso – aggiunge la vice Presidente di Lega -. Mi rivolgo dunque a lui perché vorrei si considerasse il fatto che già ora le Società di Serie A stanno raccogliendo risorse e pianificando investimenti in vista della prossima Stagione, che si annuncia ancor più difficile di quella in corso. Come si può fare programmazione in questo modo? La Serie A ha meccanismi molto delicati e subire una decisione che impatta in modo così forte sul prossimo futuro non può che complicare ulteriormente il lavoro di chi vuole fare sport ad alto livello“. 

Mi auguro insomma – conclude Burato – che la Serie A, protagonista di un movimento di eccellenza a livello Mondiale, non debba essere semplice spettatrice di dinamiche incomprensibili che la interessano direttamente e che potrebbero penalizzarla“.  

(Fonte: comunicato stampa)


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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