in

Masters 1000 Miami: Sinner vola in semifinale! Supera Bublik rimontando in entrambi i set, con tennis e tanta testa

Jannik Sinner vola in semifinale al Masters 1000 di Miami, la sua prima in carriera, superando il kazako Alexander Bublik. 7-6 6-4 lo score di un match molto complicato, in cui l’azzurro è andato sotto in entrambi i parziali, soffrendo il tennis straordinariamente creativo e diverso del rivale, ma rimontando con grandissima freddezza e lucidità. La differenza è venuta dalla qualità di Sinner nel giocarsi alla grande i momenti chiave del match, i punti importanti. La qualità del campione, anche oggi venuta fuori di prepotenza, tanta quanto la sua spinta in progressione che a tratti ha devastato la resistenza di Bublik.

La partita era complessa, perché il kazako aveva messo l’azzurro in difficoltà poche settimane fa con le sue giocate improvvise, servizi bomba e niente ritmo, con un talento tecnico notevolissimo. Bublik infatti è un tennista unico, affascinante con la sua estrema diversità, quella lucida follia che accompagna un senso per la palla e capacità di accelerazione incredibili. Il classico “cavallo pazzo”, che può scapparti via nella prateria e diventare imprendibile, come bloccarsi di colpo, preda di un caos tattico a volte incomprensibile, forse anche per se stesso.

“Pazzo” ma sveglio. Contro un tennista che ama costruire come Sinner, Bublik ha applicato alla perfezione il suo miglior game plan: non giocare mai due palle uguali, tra spallate violentissime, tocchi improvvisi, attacchi fulminei alternati a palle alte e senza peso, smorzate e tagli estremi, il tutto pur di non dare ritmo all’azzurro e permettergli di imbastire la sua trama in progressione. All’inizio di ogni set la sua tattica ha funzionato, anche perché sostenuto dalla prima di servizio. Si è preso rischi, spesso eccessivi, ma è scappato via.

Qua è venuta fuori tutta la sostanza, classe e lucidità di Jannik. È stato paziente, non si è scomposto, non ha regalato niente. Come il “vecchio lupo di mare” che conosce i venti, sapeva che la bufera passa, che quando torna il sereno si deve esser pronti a cavalcare il vento e riprendere la rotta. Così ha fatto, ritrovando le giuste sensazioni in risposta (che all’avvio stentava), guadagnando campo appena possibile e iniziando a martellare il rivale. Ha messo grande pressione a Bublik, che si è “incartato” con troppe variazioni, e la pressione in risposta ha fatto calare la sua prima. Scacco matto. Jannik ha sbagliato qualcosa di troppo col diritto, ma prendendosi anche bei rischi. Dopo non aver sfruttato tre palle break nel quarto game (anche per merito di Bublik col servizio a dire il vero), è andato sotto ma ha aspettato, ha ritrovato le sensazioni giuste per piazzare la zampata nei momenti critici. È venuto fuori con la testa, con il fisico, con il braccio, alzando il livello e prendendosi rischi calcolati. Trovando le giocate più razionali per scardinare le fiammate del rivale. Soprattutto in risposta, la chiave grazie a cui ha strappato il servizio al kazako sotto 4-5 e poi sotto nel tiebreak del primo, quando ha spinto alla grande col diritto. Qualche errore iniziale, ma subito reset e via, a spingere di nuovo con più precisione e potenza per castigare un paio di attacchi un po’ spericolati del kazako. Senza frenesia per esser in svantaggio, ma costruendo la sua vittoria punto dopo punto. La capacità di Sinner di cancellare la memoria di un errore ed insistere come se niente fosse è pazzesca. Stesso copione nel secondo set: scivolata iniziale, sotto 0-3 e quindi rimonta. Granitico Sinner nei momenti importanti, sostanza e qualità. “Non sei umano” gli ha detto sorridendo Bublik alla stretta di mano. A noi piace tantissimo la genuina umanità e serietà di Jannik, pronto ad imparare moltissimo dopo ogni partita, crescere e farci sognare.

Ecco la cronaca della partita

Si inizia sotto un bel sole alle 21.10 ora italiana. Jannik serve e spara subito un diritto a tutta, pizzicando la riga in avanzamento. Molto deciso l’azzurro a non lasciare spazio alla creatività di Bublik, che può diventare pericolosissimo se non lo metti sotto pressione. 1-0 Sinner. Anche Alexander tiene agilmente il suo primo turno di battuta, solo prime palle, velocissime al centro. Nel terzo game, Bublik lascia correre il braccio alla prima palla più corta di Sinner, prontissimo il kazako a cambiare ritmo con strappi micidiali. Jannik va in difficoltà, non contiene la violenza e lunghezza delle accelerazioni improvvise di Alex, crolla 15-40 e prime due palle break dell’incontro. Sfonda col diritto sulla prima Jannik, con un brivido per un attacco non così deciso; è costretto a venire avanti su di un rovescio tagliato corto e “storto” di Bublik, ma non trova un approccio preciso e non può salvarsi di volo. Break Bublik, 2-1 e servizio. E la battuta lo sostiene, è una “macchina”, prontissimo a scattare avanti e toccare sotto rete, capitalizzando la prima poderosa o l’affondo immediato. Sul 40-0 regala due punti, con una sciagura sul terzo (tentativo di servizio da sotto sulla prima e poi seconda che quasi non arriva a rete). Sinner ringrazia, è super aggressivo in risposta e viene avanti di prepotenza. Strappa la palla del contro break. Bravo Bublik, piedi in campo a mettere negli angoli Jannik, si salva con grande velocità. Sinner è lucidissimo: intuisce la smorzata, avanza e tocca vincente di rovescio, c’è una seconda palla break. Serve bene Sasha e si salva, anche sulla terza palla break, quasi non si gioca, fa tutto lui col servizio nel bene e nel male. A fatica e con le sue solite giocate estemporanee con tagli improvvisi (inclusa una smorzata bellissima), si porta 3-1. Nel quarto game si è visto tutto il campionario dell’”ex russo”: fantasia al potere, velocità d’esecuzione clamorosa, caos mentale totale ma che talento e imprevedibilità. Il contrario esatto di Sinner, che con potenza e concretezza costruisce un bel game, non regala niente e resta in scia 2-3. Il sesto game si apre con un punto bellissimo, chiuso da Sinner con un passante indietreggiando difficilissimo. Però Jannik è in difficoltà in risposta, troppo preciso il kazako, che anche alla battuta varia moltissimo angolo e velocità, sempre per non dare alcun punto di riferimento all’azzurro. Bublik sarà anche un tennista creativo e umorale, ma per ora sta eseguendo il suo game plan alla perfezione. 4-2 Bublik. Jannik serve discretamente e si porta 3-4, ma il problema è rispondere al rivale per rientrare nel set. Purtroppo nei turni del kazako quasi non si gioca, a zero sale 5-3. Cerca di infastidire l’azzurro con pallate improvvise, giocate di puro braccio, che generano sorpresa e velocità altissime. Sinner non si scompone sul 15-30, con una buona prima si salva, ma si va ai vantaggi. Due buone prime gli valgono il 4-5. Finalmente Jannik trova una grande risposta nel primo punto, profonda e angolata. 0-15. Troppo corta la risposta da sinistra, Bublik non si fa pregare ed accelera a tutta. Fulminante la terza risposta di Sinner da destra, vincente sulla riga; e corre benissimo sulla smorzata, procurandosi il punto del 15-40, due palle break importantissime. Niente prima… Sinner risponde con potenza ed una certa rotazione in lungo linea, Alex arriva tardi e male. Break Sinner! 5 pari, bravo e fortunato a provarci in risposta, la chiave che era finora mancata nel suo match. Jannik parte bene nel game, ma dal 40-15 commette tre errori e arriva una palla break per Bublik. Ace! Il secondo del match, angolatissimo e veloce, che freddezza Jannik. E che lucidità, pressing dal centro, non “cade” nella palla lavorata del rivale, che aggredisce ed anticipa benissimo, chiudendo in avanzamento. Bravo Sinner, sorpasso da 4-5 a 6-5. Ora Jannik risponde più spesso (calato il rendimento della prima del rivale), si va ai vantaggi, a due punti dal set l’azzurro. E di nuovo seconda… Prova un serve and volley garibaldino sulla seconda Alex, ma una volée difficile gli muore sul nastro. Set Point Sinner! Una prima a 135 mph è ingiocabile, cancella la chance. Si va al tiebreak. Mini break immediato per Bublik, un diritto in spinta di Jannik muore in rete. Si prende molti rischi l’azzurro martellando col diritto inside out, l’ultimo gli esce di poco. 3-0 per il kazako. Esagera di nuovo in spinta col diritto Jannik, stavolta cross dal centro. 4-1 Bublik. Un doppio fallo regala un prezioso punticino all’azzurro, si gira 4-2. Grande pressing dell’altoatesino, governa i ritmi dello scambio, sbatte lontano dalla riga il rivale e chiude col diritto. 4-3. Stavolta è Sinner a sbagliare in scambio, un rovescio termina in rete. 5-4 Bublik, al servizio. Bravissimo Jannik a reagire ad un bel serve and volley, chiude l’angolo e trova un passante cross vincente. 5 pari. Stesso schema e stessa conclusione nel punto seguente, Sinner trafigge Bublik a rete ed è Set Point sul 6-5, col servizio. Jannik chiude il set forzando un errore di rovescio del rivale. 7-5, bravissimo l’azzurro a restare in scia, strappare il break nel momento decisivo, recuperare in un tiebreak iniziato male e vincere. Testa e qualità.

Secondo set, inizia il kazako alla battuta, ma ora Sinner ha trovato ritmo in risposta, e le prime di Alexander fanno meno male rispetto all’avvio. Si va subito ai vantaggi, nemmeno un tentativo di servizio dal basso ha successo. Dal centro sparacchia malamente un rovescio cross, palla break per Jannik. Spara uno smash difficilissimo il kazako, difficoltà tecnica inimmaginabile e in quel momento. Cancella un’altra palla break con un servizio velocissimo. A fatica, si salva Bublik, 1-0. Complicato anche il secondo game, qualche errore in spinta costa all’azzurro una palla break. Non chiude il primo smash, non così difficile, e sbaglia un po’ goffamente il secondo, indietreggiando. Un break un po’ regalato a Bublik, troppi errori di Jannik, forse un calo di tensione dopo il recupero nel primo parziale. 2-0 Bublik e quindi 3-0, grazie ad un bel game di servizio e un tocco di rete splendido. Sinner riprende a macinare il suo tennis, muove lo score nel set, e martella anche in risposta, portandosi 0-30. Bublik riesce per miracolo  a tagliare sotto una volée scavalcando la rete di un niente, miracolo. Ma sul 30 pari Sinner risponde benissimo e passa il rivale. Il contro break arriva con una pallata in rete di Sasha, senza una logica, in pieno Bublik style. Sinner torna in vita nel set, 2-3 ma al servizio, però incappa in un brutto game: tre errori (incluso un doppio fallo) e 0-40. Le cancella con grande sostanza, soprattutto la terza, primo passante nei piedi e poi secondo vincente. Purtroppo l’azzurro incappa in un doppio fallo, e quarta chance di break nel game. Si salva di nuovo, ottimo pressing col rovescio cross. Cancella anche la quinta palla break, bell’attacco e volée stretta, molto deciso Jannik. Granitico l’azzurro nei punti importanti, impatta 3 pari. Nono game: un doppio fallo di Bublik e quindi una risposta cross perfetta che sorprende l’attacco del kazako valgono una palla break importantissima a Sinner. Doppio fallo Bublik! La seconda muore in rete su di un tentativo di serve and volley. Break Sinner, va a servire per il match sul 5-4, rimontando da 0-3. Il tutto senza Ace e servendo maluccio nel set. Spinge sul primo punto l’azzurro, un forcing che costa l’errore ad Alex; come nel terzo punto, sfonda Sinner di prepotenza. Con una prima al T vola 40-15 e doppio Match Point!!! Chiude spingendo col diritto in 1h e 40 minuti, regalandosi la prima semifinale in un Masters 1000. In rimonta, soffrendo contro un rivale unico.

“You are not human” dice Bublik all’azzurro alla stretta di mano. Sinner in realtà è terribilmente umano, a suo modo fragile, ma lavora, impara, cresce. E vince. Che testa e che campione Jannik!

Marco Mazzoni

[21] Jannik Sinner vs [32] Alexander Bublik (non prima delle 21:00)

2 Aces 7
3 Double Faults 5
64% (52/81) 1st Serve 59% (52/88)
63% (33/52) 1st Serve Points Won63%(33/52)
59% (17/29) 2nd Serve Points Won 67% (17/36)
78% (7/9) Break Points Saved 67% (6/9)
11 Service Games Played 11
37% (19/52) 1st Serve Return Points Won 37% (19/52)
53% (19/36) 2nd Serve Return Points Won 41% (12/29)
33% (3/9) Break Points Converted 22% (2/9)
11 Return Games Played 11
62% (50/81) Service Points Won 57% (50/88)
43% (38/88) Return Points Won 38% (31/81)
52% (88/169) Total Points Won 48% (81/169)


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


Tagcloud:

Champions, Brindisi ko all'overtime: vince l'Hapoel Holon 81-79

Race ATP 2021: Jannik Sinner in questo momento sarebbe alle Finals di Torino