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    Bublik apre le porte ai sauditi: “I tennisti meritano cambiamenti, essere pagati di più e giocare di meno”

    Alexander Bublik (foto Getty Images)

    Le settimane passano, i tornei avanzano, ma il tema del possibile ingresso dei ricchissimi fondi sauditi nel tennis con un’eventuale rivoluzione della stagione resta sempre caldissimo. Allo scorso Australian Open vari colleghi sul posto hanno cercato di aprire qualche varco tra i pensieri di giocatori sul tema, ma le risposte sono state quasi sempre assai moderate, forse anche per il contesto, uno dei 4 tornei più importanti dell’anno. A fine torneo, il CEO di tennis Australia Craig Tiley ha rivelato di aver trascorso gran parte dei momenti pausa delle due settimane di Melbourne a mettere insieme idee e piani concreti per respingere la crescente minaccia rappresentata dall’Arabia Saudita per la leg australiana, il tutto in un calendario già fin troppo affollato. Una di queste proposte per raggiungere l’obiettivo è la tanto vociferata formazione di una super lega che opererebbe indipendentemente dai tour ATP e WTA e includerebbe i quattro tornei del Grande Slam e i nove tornei Masters 1000. Un piano ambizioso ma realizzabile viste le risorse pressoché sterminate dei fondi sauditi, e che fa letteralmente luccicare gli occhi ai giocatori. Se mai questa rivoluzione diventasse realtà, è sicuro che i tennisti potrebbero giocare di meno, con un calendario forse più “razionale”, e soprattutto guadagnerebbero mediamente molto, molto di più.
    Pochi tennisti di sono espressi con dettaglio sulla questione. Il sentore generale è la necessità di mantenere i pilastri della stagione e non cancellare la tradizione, ma il desiderio assoluto è giocare di meno, con un’annata meno stressante per il fisico e portare a casa assegni più pesanti e sicuri. In questo filone s’inquadrano le dichiarazioni stavolta davvero schiette di Alexander Bublik, rilasciate ad Oslo nella tappa del tour di esibizione UTS. Secondo il kazako, nessuno lo dice ma tutti stravedono per questa possibile super lega ipotizzata da Tiley, perché consentirebbe ai giocatori di avere una vita più tranquilla e guadagni maggiori.
    “Sono favorevole ai cambiamenti e voglio che i cambiamenti arrivino perché giochiamo gli stessi tornei, con lo stesso prize money negli ultimi 15 anni” afferma Bublik, come ha raccolto il media francese Tennis Major, sul tema della possibile Super Lega. “Stanno aumentando i prize money del 2% e pensano che dobbiamo accettarlo ed esserne pure felici. Penso che i cambiamenti siano cruciali. Ne abbiamo bisogno, i giocatori ne hanno bisogno”.
    Soldi ma non solo. Bublik ha parlato della necessità di modifiche significative al calendario, tutti sono esausti per la durata della stagione tennistica. Cambiamenti che porterebbero ad una vera rivoluzione della struttura dell’annata di gioco. “I giocatori meritano i cambiamenti, e i giocatori meritano di essere trattati bene, pagati bene, giocare meno e godersi di più l’atmosfera perché così è davvero troppo impegnativo, giochiamo per 11 mesi consecutivi. Alla fine dell’anno hai a malapena un mese libero e poi ricominci. Quindi penso che i giocatori meritino una vita migliore”. Un grande assist ai fondi sauditi e alla ipotesi Super Lega.
    Bublik ha avuto il coraggio di dire senza mezza termini quello che moltissimi giocatori probabilmente pensano senza uscire allo scoperto. L’ATP si è mossa da tempo il piano One Vision, aumentando la percentuale di guadagno ai giocatori, creando dei fondi di garanzia e altre mosse “pro-tennisti”. Ma forse questo non basta. Le richieste dei giocatori continuano pressanti, e forse proprio per questo i fondi sauditi hanno capito che è il momento per cavalcare l’onda e provare ad entrare con forza. La sensazione è che quello che oggi raccontiamo dell’annata tennistica possa cambiare in modo radicale, e potrebbe accadere anche abbastanza velocemente. I tennisti sono ovviamente i veri protagonisti. Il rischio imprenditoriale è dei tornei, della gestione ATP e degli Slam, ma la volontà e le crescenti richieste dai giocatori potrebbero spingere alla rivoluzione, visto che i denari sul tavolo oggi “ci sono”…
    Da un lato è vero che nessun altro sport al mondo così impegnativo come sul piano fisico – e con l’aggravante dei viaggi continui tra un continente all’altro – ha una stagione lunga quanto quella tennistica. Si è sempre giocato molto, anche in passato, ma le condizioni erano diverse e il fisico degli atleti era sottoposto a stress minori. La durezza della competizione, partite sempre più lunghe, quel che il tennis di vertice richiede al corpo dei tennisti è davvero al limite, lo si vede anche dai tantissimi infortuni pure in atleti molto giovani, una tendenza crescente e allarmante. In questo la richiesta dei tennisti è centrata, fondata e deve essere ascoltata. O si cambia qualcosa nel gioco, per renderlo meno duro per il corpo dei tennisti, o accorciare la stagione è una svolta da non rimandare. Dall’altro lato tuttavia fioccano esibizioni a destra e a manca. C’è la novità della super esibizione in Arabia Saudita (sempre lì, tanto per cambiare…), e anche questa UTS, dalla quale Bublik parla. Già, il kazako chiede di giocare di meno, però dopo aver vinto a Montpellier vola ad Oslo per un’esibizione invece di riposarsi e prepararsi al torneo di Rotterdam. Qualcosa, non quadra anche dal loro lato…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Il record storico di Bublik a Montpellier

    Alexander Bublik (foto Getty Images)

    Alexander Bublik è l’esatta definizione di talento bizzarro. Genio e totale sregolatezza. A vederlo in campo, con quei colpi ricchi di fascino, ad altissimo rischio e totalmente estemporanei, tutto penseresti a lui fuorché un lottatore. Il torneo di Montpellier appena concluso invece ci racconta una storia completamente diversa. Il russo diventato kazako ha vinto la per la seconda volta in carriera l’ATP 250 del Sud della Francia, e l’ha fatto segnando un record assoluto: è il primo tennista sull’ATP Tour (1990 – 2024) capace di vincere un torneo rimontando lo svantaggio del primo set perso ogni partita.

    Rien ne sert de partir à point, il faut courir !
    Alexander Bublik devient le premier joueur à remporter un titre sur le circuit ATP Tour (1990-2024) après avoir perdu le premier set dans chacun de ses matchs ! pic.twitter.com/YGKGaBU96w
    — Jeu, Set et Maths (@JeuSetMaths) February 4, 2024

    A fine partita, dopo aver ringraziato il pubblico per il supporto, Sasha è stato informato del record, è così ha risposto. “Beh, che posso dire, sono stato a un passo dal perdere al primo turno, e ora festeggio qua il mio secondo titolo nel torneo, è bellissimo! È un piacere immenso essere di nuovo qui con un trofeo, a Montpellier, dove ho vinto il mio primo titolo. Sono qua insieme al mio allenatore, con mia moglie… Borna, sei un grande combattente. Non mi aspettavo che la partita fosse come quella di Halle. Avevo già dei flashback che avrei perso quando ho ceduto il primo set.”
    Grazie al quarto titolo in carriera, Bublik scala 4 posizioni in classifica, toccando il proprio best ranking di n.23. Solo 111 punti lo separano dalla top20, obiettivo più che possibile per Alexander.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Adelaide: Musetti cede a Bublik al foto finish, ha servito per il match sul 5-4 del terzo set

    Lorenzo Musetti ad Adelaide (foto ATP)

    Quel terribile errore di volo ai vantaggi sul 5-6 del terzo set se lo ricorderà a lungo Lorenzo Musetti. Un tocco banale, con l’avversario fermo e l’ombelico sul nastro, ordinaria amministrazione per chiudere un punto meritato, ma la palla invece scappa via di pochissimo, larga. Si accascia sul net “Muso”, incredulo, e quindi spara con troppo vigore un diritto d’attacco sul match point avverso, terminando out. Due errori che condannano l’azzurro alla sconfitta contro Alexander Bublik nei quarti di finale dell’ATP 250 di Adelaide, 6-3 6-7(4) 7-5 lo score. È una sconfitta che brucia, che fa malissimo, perché l’azzurro aveva rimontato il primo set e condotto un match con grande qualità e concentrazione, senza mai staccare la spina o crollare in quelle fase passive e negative che troppe volte l’hanno condannato alla sconfitta, tenendo benissimo il campo tecnicamente e fisicamente contro il bizzarro avversario, uno che non ti dà mai ritmo e che può combinarne di tutte, nel bene e nel male. E soprattutto, Musetti ha avuto la grande chance di servire per il match sul 5-4 del terzo set, ma non è riuscito a chiudere per la bravura del rivale in risposta – super aggressivo – e perché non ha ottenuto niente dal servizio nel momento decisivo, quando invece qualche prima palla precisa sarebbe stata fondamentale (vedi la vittoria di ieri vs. Thompson ottenuta principalmente grazie ad una battuta scintillante e continua).
    È un boccone davvero amaro da mandar giù, perché Lorenzo ha disputato complessivamente una bella partita, restando sempre agganciato al match tanto da rimontare il primo parziale, a volte in andando in vantaggio, altre finendo a rincorrere le sfuriate dell’avversario, oggi in ottimo spolvero con i suoi colpi, spesso anche in difesa. Sarebbe stata una vittoria fondamentale per Musetti, per volare in semifinale nel torneo ma soprattutto per continuare a ricostruire quella fiducia smarrita da tempo e che solo vincendo e convincendo se stesso può ritrovare. Invece è arrivata una sconfitta che brucia, tantissimo, ma dalla quale deve aver la forza di prendere i molti aspetti positivi, nonostante tutto, e lanciarsi in un Australian Open nel quale può assolutamente dire la sua (esordio vs. il francese Bonzi).
    L’incontro è stato ricco di momenti divertenti, con due tennisti creativi e non banali. Un continuo alternarsi di situazioni tattiche e movimento, tra servizi vincenti, risposte aggressive, tante palle corte e seguenti schermaglie sotto rete, con un bilancio pressoché pari tra i due, tennisti dotati di talento e tantissime frecce nella propria faretra. Alla fine Bublik ha prevalso davvero al foto finish, su quelle ultime due palle decisive nel dodicesimo gioco. C’è rammarico per non esser approdati di nuovo al tiebreak, visto che nel secondo set Lorenzo l’ha giocato in modo impeccabile, mentre Sasha ha esagerato commettendo errori che ha pagato a caro prezzo. Altissimo purtroppo è stato il prezzo pagato da Musetti negli ultimi game del match. È mancato il servizio, con la prima palla non ha ricavato niente né servendo sul 5-4 per chiudere, né sul 5-6, quando era indispensabile tamponare l’irruenza e lucida follia di Alexander.
    Molti commettono l’errore di considerare Bublik un povero “pazzo”, uno che gioca a caso. Nossignore. Bublik è lucidissimo nella sua follia. A volte esagera e commette errori, ma nel complesso di un match e direi di una stagione, è proprio il suo continuo alternare un coacervo incomprensibile per i rivali di colpi e soluzioni a renderlo difficilissimo da affrontare. O riesci a rispondere così bene da costringerlo a colpire tantissime palle e quindi forzandone gli errori, oppure comanda lui e ti porta in territori insidiosi, ti fa perdere ritmo e lucidità. E alla fine, nel suo caos orchestrato, tende a vincere molti match. Purtroppo Lorenzo oggi non è riuscito a rispondere abbastanza bene da metterlo costantemente sotto pressione. Ha risposto benino, ma non benissimo, come dimostra il misero 7% di punti rispondendo alla prima palla del kazako. Bene invece sulle seconde, dove Musetti ha vinto 2 punti su 3 e ha costruito la sua ottima partita.
    Spiace davvero parlare di “ottima partita” commentando una sconfitta. È mancato un passo, un paio di punti per vincerla, e sarebbe stata assai meritata. È piaciuto molto come il toscano abbia retto bene dopo aver perso il primo set. Soprattutto come, in vantaggio di un break nel secondo set e quindi rimontato, abbia tenuto di fisico e di testa issandosi al tiebreak, dove è stato ludico ed efficace, raccogliendo gli errori di Bublik. Così aveva condotto il terzo set, salvando con grinta e classe un quarto game complicatissimo – ha annullato 4 palle break, tre consecutive – e prendendosi il break sul 3 pari, attento a far giocare palle insidiose all’avversario. Nel match Musetti ha spinto tanto e bene col diritto, prima carico di spin e poi accelerazione a tutta, spesso lungo linea dal centro; ha lavorato molto bene col back di rovescio ed è stato veloce nel rincorrere e rigiocare con mano e senso tattico sulle tante smorzate rischiate dal kazako. Spesso ha scelto la via della rete per non lasciare l’iniziativa all’avversario e l’ha fatto con ottimi tempi d’attacco e buone chiusure di volo. La sconfitta è arrivata per una manciata di punti, per aver servito così così sul 5-4, per quell’errore sciagurato sul penultimo punto. Rafforzare la battuta nei momenti chiave deve essere il prossimo step.
    Resta una sconfitta, ma la speranza è che Musetti, a freddo, riesca a rivivere le buone sensazioni di una partita nel complesso positiva e ben giocata per intensità ed attitudine offensiva. Il Musetti di oggi di partite ne vincerà molte. Deve crederci.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il match inizia con Bublik al servizio, subito due Ace, marchio di fabbrica del talento kazako. Anche Musetti inizia bene, e nel terzo game arriva la prima scossa della partita. Sasha commette un doppio fallo, quindi Lorenzo s’inventa una volée alta di rovescio da cineteca dopo aver ripreso una smorzata quasi perfetta. Vola 0-40 l’azzurro, ancora rimettendo una palla corta. Sfrutta la terza palla break Musetti, su di una seconda palla di Bublik, vincendo un duro scambio difensivo, portandosi così 2-1 e servizio. Il vantaggio dura poco: è molto aggressivo il kazako in risposta, 0-30 e palla del contro break sul 30-40 (ancora schema smorzata e lob, ottimamente eseguito), chance che sfrutta con il brivido visto che la volée di Lorenzo balla sul nastro ma non passa. 2 pari. Il match ha pochissimo ritmo, è un continuo cambio di carte in tavola tra palle corte, attacchi alla rete, bordate improvvise dopo un colpo più lento. Lo scambio lo cerca di più l’azzurro e lo conduce con ottima mano. C’è spettacolo. È Alexander a prendere per primo l’iniziativa, oltre al servizio lascia correre il braccio col diritto o cerca la “smorza”, per questo Lorenzo sceglie spesso l’attacco alla rete per non lasciare il tempo al rivale di accelerare per primo, anche se non sta servendo bene come nel match di ieri vs. Thompson. Il set prosegue sui turni di battuta. Servendo sul 3-4, Musetti sbaglia una non facile demi volée, quindi non chiude lo smash e colpisce lungo un back successivo. Due errori che lo condannano al 30-40, palla break delicata da affrontare. La prima di servizio non lo aiuta, si fa ingolosire dall’angolo aperto sul rovescio lungo linea, ma la sua accelerazione muore sulla nastro. Un BREAK che non ci voleva, arrivato con tre errori e un Bublik solido in difesa, che manda il nativo di Gatchina a servire per il set sul 5-3. E serve bene Bublik, anche con la seconda palla. Praticamente non si gioca, 6-3 Bublik. Solo il 52% di prime palle in campo per Musetti, troppo poche, e proprio un turno di battuta scadente gli è costato il break e il set.
    Musetti scatta al servizio nel secondo set. Si butta avanti, cerca di essere molto aggressivo (nonostante la risposta ficcante del rivale), spinge forte col diritto sul contro piede di Bublik. A 15 vince il primo game. Continua a servire bene il kazako, 1 pari. Sulle prime palle di Sasha, Musetti finora ha vinto solo un punto. Sul 2-1, Musetti sfrutta un doppio fallo e un errore di tocco del rivale, volando 15-40 con due palle break. Purtroppo Bublik è perfetto, due Ace. Rischia a tutta Sasha con la battuta, è nel suo DNA. Con due doppi falli di fila arriva la terza palla break per Lorenzo. Se la prende con decisione “Muso”, dipende la palla corta e vince la schermaglia sotto rete. BREAK, 3-1 e servizio Musetti, al termine di un game a dir poco sconclusionato del kazako. Come nel primo set, dopo il vantaggio Lorenzo incappa in due errori, non per passività ma prendendosi rischi. Scivola 15-40, ma stavolta si difende bene spingendo duro col diritto e spostando l’avversario. Purtroppo un diritto in rete da tre quarti campo (forse ha cambiato idea al momento dell’impatto) gli costa la terza palla break del game. Annulla anche questa, lavora bene la palla col diritto. Con grinta, Lorenzo stavolta consolida il vantaggio sul 4-1. Bublik ride amaro, cerca di spezzare il ritmo di Musetti giocando solo palle corte, per fargli perdere la sicurezza nella spinta trovata negli ultimi game. Rischia pure il servizio da sotto e quindi un colpo bizzarro – e vincente – sotto le gambe, passante irridente ma ben eseguito, per il 2-4. Musetti non si fa distrarre dalle giocate estemporanee del rivale, ma uno smash colpito in rete ai vantaggi gli costa una pericolosa palla break. La cancella con un ottimo servizio esterno, veloce e preciso. Purtroppo spreca tutto con comodo diritto a campo aperto sparacchiato lungo, è di nuovo palla break. Con un doppio fallo Lorenzo concede il contro break, 4-3 ma ora serve Bublik. Il set avanza senza altri scossoni sui turni di battuta fino al tiebreak. Musetti serve per primo e un cambio col lungo lungo di diritto gli scappa lungo, mini-break immediato con un classico errore gratuito. Bublik ricambia la cortesia con l’ottavo doppio fallo del match. Segue il nono DF, Musetti si ritrova avanti 2-1. È un momento difficile in campo per la visibilità, una fetta del rettangolo di gioco in pieno sole e il resto all’ombra. Bene Lorenzo col diritto, pesante e carico, vola avanti 4 punti a 1. Un altro errore col rovescio condanna Sasha al 5-1, si lagna col suo angolo. Con una prima di servizio potente Lorenzo si porta 6-3, Tre Set Point. Col terzo doppio fallo del tiebreak Bublik regala il secondo, 7 punti a 4 e un set pari. Bravo Lorenzo e restare focalizzato dopo aver subito un brutto contro break.
    Bublik interrompe il momento negativo con un buon game al servizio. Musetti parte in sicurezza, ma il suo secondo turno di battuta è difficile. Parte con un errore, poi un doppio fallo, 0-30. Gli scappa malamente un back di rovescio banale, giocato totalmente fermo con le gambe, che lo condanna allo 0-40 e tre palle break da difendere. Sul 15-40 Lorenzo s’inventa una demi volée di una difficoltà inimmaginabile, visto anche il momento in cui l’ha giocata. Un super colpo che accende l’attenzione e velocità di braccio dell’azzurro, bravo a buttare fuori dal campo Sasha con un’accelerazione a tutta. Bublik rincorre ma non ce la fa, addirittura salta in tribuna e mangia una patatina del sacchetto dello spettatore! I patemi per “Muso” non sono finiti, annulla anche una quarta palla break con un attacco sicuro col diritto. Con tanta fatica, l’azzurro impatta 2 pari. È davvero vivace fisicamente, come dimostra la velocissima rincorsa sulla smorzata nell’ultimo punto. Sul 3 pari Bublik si imballa totalmente, 0-30, rischia un S&V sulla seconda palla, Musetti è sorpreso e non ne approfitta. Ma è attento nel punto seguente, con un paio di solidi passanti provoca l’errore di volo del rivale e si porta 15-40, due palle break! Bublik completa la “frittata” con un attacco alla rete troppo morbido, un altro solido passante dell’italiano condanna la volée in rete. BREAK Musetti, avanti 4-3 e servizio, grazie alla complicità del kazako ma è stato pronto Lorenzo a sfruttare l’occasione. Duro l’ottavo gioco, Bublik ci prova rispondendo a tutta, il servizio di Musetti non lo assiste. Ma lo assiste il rovescio, DA CAMPIONE, clamoroso in lungo linea ai vantaggi. Urla a tanti decibel, grinta leonina per sottolineare il momento, e quindi chiude il game con serve and volley perfetto. 5-3 Musetti, a un passo dalla semifinale. Gran bel game visto l’assedio del rivale. Alexander cerca di restare aggrappato al match, ma esagera. Con un serve and volley impossibile concede un match point ai vantaggi. Lo annulla con uno smash tirato a velocità folle. Resiste Bublik, 4-5, Musetti serve per chiudere. Sasha strappa il primo punto con un gran passante di rovescio. Lorenzo risponde con un servizio esterno perfetto, uno dei quelli ammirati ieri vs. Thompson. C’è bagarre, Sasha non molla, tocca la smorzata e poi un gran lob. 15-30. La risposta del kazako tocca la riga, 15-40 e due chance del contro break. Scappa il diritto dell’azzurro, subisce il contro break e il match si allunga, 5 pari. Nulla al servizio nel game decisivo per l’azzurro. Serve bene invece Bublik, 6-5, con Lorenzo innervosito da un paio di palle uscite di un niente. Parla fin troppo l’azzurro tra un punto e l’altro, deve restare focalizzato in questo rush finale. La palla corta non paga sul 30-15, ottima rincorsa dal kazako, 30 pari. Sbaglia la scelta del tempo d’attacco Musetti, comodo il passante per Bublik, che strappa il primo Match Point. Non entra la prima palla… ma gioca benissimo in scambio, comanda col diritto e stavolta sceglie il momento ideale per attaccare col lungo linea. Terribile l’errore di Musetti ai vantaggi, una volée spedita fuori a campo spalancato con l’ombelico sul net… Gli costa il secondo match point. E purtroppo il diritto d’attacco vola via. Una sconfitta amarissima, arrivata al foto finish con un errore grave, dopo aver servito per il match. Davvero un peccato, aveva tenuto molto bene il campo per oltre due ore e mezza. Ora testa e gambe agli Australian Open.

    [4] Lorenzo Musetti vs [8] Alexander Bublik ATP Adelaide Lorenzo Musetti [4]375 Alexander Bublik [8]667 Vincitore: Bublik ServizioSvolgimentoSet 3L. Musetti 15-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A5-6 → 5-7A. Bublik 0-15 15-15 30-15 30-30 df 40-305-5 → 5-6L. Musetti 15-15 ace 15-30 15-405-4 → 5-5A. Bublik 15-0 15-15 15-30 40-30 40-40 A-40 ace ace5-3 → 5-4L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-30 40-40 A-404-3 → 5-3A. Bublik 0-15 0-30 15-30 15-403-3 → 4-3L. Musetti 0-15 30-15 40-152-3 → 3-3A. Bublik 15-0 30-0 40-15 ace ace2-2 → 2-3L. Musetti 0-15 0-30 df 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-401-2 → 2-2A. Bublik1-1 → 1-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 1-1A. Bublik 0-15 15-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 0-1* 3*-1 4-1* 5-1* 5*-2 5*-3 6-3* 6-4* df6-6 → 7-6A. Bublik 0-15 df 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 ace6-5 → 6-6L. Musetti 15-0 30-0 40-05-5 → 6-5A. Bublik 30-0 40-0 ace5-4 → 5-5L. Musetti 15-0 15-15 30-154-4 → 5-4A. Bublik 15-0 30-0 ace 40-0 ace 40-154-3 → 4-4L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A df4-2 → 4-3A. Bublik 15-0 30-0 40-04-1 → 4-2L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-403-1 → 4-1A. Bublik 0-15 0-30 15-30 ace 40-40 ace A-40 40-40 df 40-A df2-1 → 3-1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1A. Bublik 40-0 40-151-0 → 1-1L. Musetti 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. Bublik 15-0 15-15 30-15 40-153-5 → 3-6L. Musetti 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 30-403-4 → 3-5A. Bublik 0-15 15-15 30-153-3 → 3-4L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-3 → 3-3A. Bublik 15-0 15-15 df 30-15 ace 30-30 df2-2 → 2-3L. Musetti 0-15 0-30 15-30 30-30 30-402-1 → 2-2A. Bublik 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-401-1 → 2-1L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1A. Bublik 0-15 15-15 40-15 ace ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Djokovic, Medvedev e Tsitsipas nei top 10 da almeno 5 anni consecutivi. Andy Roddick elogia il servizio di Novak Djokovic: ‘Migliore che Mai’”. Alexander Bublik supera il “proprio record di doppi falli nel 2023. Jack Sock diventa padre. Ritorno alle origini, le Sorelle Williams si allenano insieme

    Andy Roddick nella foto – Foto Getty Images

    Il 2023 si chiude con record e ritorni inaspettati nel mondo del tennis. Alexander Bublik, giocatore kazako, ha stabilito un nuovo record personale in negativo, superando il numero di doppi falli fatti lo scorso anno: da 363 nel 2023 a 364 quest’anno. Una cifra grande, soprattutto considerando che il secondo giocatore in questa statistica è Daniil Medvedev, il russo che ha concluso l’anno con 314 doppi falli. Fortunatamente per entrambi, i loro ace hanno compensato questi momenti meno brillanti.
    Nel frattempo, Jack Sock, ritiratosi quest’anno dal circuito professionistico, non si annoierà nel 2024. L’americano, che ha appena accolto il nascituro Brody Bryan Sock, si dedicherà al pickleball nei prossimi anni, unendo la vita familiare alla passione per lo sport.
    Le sorelle Williams, Venus e Serena, hanno condiviso recentemente una sessione di allenamento, ricordandoci i gloriosi giorni del loro dominio nel tennis femminile. Nonostante Serena si sia ritirata più di un anno fa e Venus sia in una fase di pausa, il loro amore per il tennis rimane inalterato.

    Venus and Serena back on the court 😍 pic.twitter.com/04VajRfgwu
    — Tennis Channel (@TennisChannel) November 21, 2023

    Andy Roddick, uno dei più grandi battitori nella storia del tennis, ha recentemente elogiato il servizio di Novak Djokovic, definendolo migliore che mai. “Il suo servizio è ora più versatile e affidabile, sia con la prima che con la seconda di servizio,” ha dichiarato Roddick, sottolineando l’evoluzione positiva del gioco del serbo nel corso della sua carriera.
    Barbora Strycova, dopo il suo trionfo a Wimbledon con Su-Wei Hsieh nel doppio, si prepara a diventare madre per la seconda volta. Con il suo 38° compleanno alle porte, resta da vedere se la ex numero 1 del mondo farà un ulteriore ritorno nel circuito.
    il ranking ATP rivela che solo tre giocatori – Djokovic, Medvedev e Tsitsipas – sono riusciti a chiudere all’interno del top 10 negli ultimi cinque anni. Nel circuito WTA, invece, Aryna Sabalenka è l’unica a sfiorare questo traguardo, con quattro anni consecutivi tra le prime dieci. Questi dati riflettono quanto velocemente possa cambiare il panorama del tennis, con nuovi talenti pronti a emergere e a sorprendere.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz vince al Queen’s per la prima volta e ritorna al n.1 del mondo. Alexander Bublik vince il suo primo 500 in carriera.

    Carlos Alcaraz nella foto

    Carlos Alcaraz si è dimostrato inarrestabile nel torneo ATP 500 del Queen’s, aggiudicandosi il titolo nella finale che si è svolta a Londra. Nonostante le difficoltà fisiche, lo spagnolo è riuscito a battere l’australiano Alex De Miñaur con il punteggio di 6-4, 6-4, confermandosi come uno dei talenti e ormai campione assoluto.
    Alcaraz ha vinto la partita nonostante abbia avvertito dolori all’adduttore della gamba destra alla fine del primo set. Il dolore, tuttavia, non è stato sufficiente a fermare il giovane campione che è riuscito a superare l’ostacolo e a portare a casa il trofeo.
    Prima del torneo di Wimbledon 2023, molti dubitavano che Alcaraz, all’età di soli 20 anni, potesse competere al massimo livello sull’erba, ma lo spagnolo ha dimostrato che tali dubbi erano decisamente prematuri. Non solo ha partecipato, ma ha dominato il campo al suo terzo torneo sull’erba della carriera e al suo primo al di fuori di Wimbledon.
    Con la vittoria al Queen’s Club, Alcaraz ha conquistato l’undicesimo titolo della sua carriera e il quinto della stagione. Questo successo eguaglia il suo record del 2022 ed è anche il miglior risultato ottenuto da un giocatore durante la stagione corrente. Da domani ritornerà al n.1 del mondo scavalcando Novak Djokovic.
    ATP London / Queen’s Club Carlos Alcaraz [1]66 Alex de Minaur [7]44 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-305-4 → 6-4A. de Minaur 0-15 df 15-15 30-15 40-155-3 → 5-4C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 ace4-3 → 5-3A. de Minaur 15-0 30-0 40-04-2 → 4-3C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-303-2 → 4-2A. de Minaur 15-0 15-15 15-30 df 30-30 30-40 df2-2 → 3-2C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 2-2A. de Minaur 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-401-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 30-15 df 30-30 40-300-1 → 1-1A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 6-4A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 30-30 30-404-4 → 5-4C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 ace A-40 40-40 40-A 40-40 A-403-4 → 4-4A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-3 → 3-3A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 40-15 40-302-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 ace 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2A. de Minaur 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1

    Alexander Bublik è il nuovo campione dell’ATP 500 di Halle. Il tennista kazako, classificato al 48° posto nel mondo, ha mostrato le sue eccellenti capacità questa settimana sul campo in erba, culminando con l’ottenimento del titolo, il suo primo ATP 500. Bublik ha sconfitto Andrey Rublev in finale, con ol punteggio di 6-3, 3-6, 6-3, in un incontro durato 1 ora e 36 minuti durante il quale ha servito 21 ace e commesso 12 doppi falli. Alexander ha neutralizzato una pericolosa palla break nell’ultimo game prima di vincere la partita per 6 a 3.
    ATP Halle Andrey Rublev [3]363 Alexander Bublik636 Vincitore: Bublik ServizioSvolgimentoSet 3A. Bublik 0-15 df 0-30 df 15-30 ace 30-30 30-40 df 40-40 A-403-5 → 3-6A. Rublev 15-0 ace 30-0 40-0 ace ace2-5 → 3-5A. Bublik 15-0 30-0 40-0 40-15 df ace2-4 → 2-5A. Rublev 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-4 → 2-4A. Bublik 15-0 ace 30-0 ace 40-0 ace1-3 → 1-4A. Rublev 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace0-3 → 1-3A. Bublik 15-0 15-15 df 30-15 30-30 df 40-30 ace0-2 → 0-3A. Rublev 0-15 15-15 ace 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A0-1 → 0-2A. Bublik 15-0 15-15 df 30-15 ace 40-15 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2A. Rublev 0-15 15-15 30-15 ace 40-155-3 → 6-3A. Bublik 0-15 15-15 30-15 40-15 ace5-2 → 5-3A. Rublev 15-0 15-15 30-15 40-15 ace4-2 → 5-2A. Bublik 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 ace 30-40 df3-2 → 4-2A. Rublev 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-2 → 3-2A. Bublik 0-15 df 0-30 15-30 ace 30-30 30-40 40-40 ace A-402-1 → 2-2A. Rublev 0-15 15-15 30-15 ace 40-151-1 → 2-1A. Bublik 15-0 30-0 40-0 ace 40-151-0 → 1-1A. Rublev 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 df0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. Bublik 15-0 ace 30-0 30-15 df 40-15 40-303-5 → 3-6A. Rublev 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-5 → 3-5A. Bublik 30-0 ace 40-02-4 → 2-5A. Rublev 15-0 30-0 40-01-4 → 2-4A. Bublik 15-0 30-0 ace 40-0 ace1-3 → 1-4A. Rublev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-3 → 1-3A. Bublik 15-0 30-0 40-0 ace0-2 → 0-3A. Rublev 0-15 0-30 0-40 df 15-40 ace0-1 → 0-2A. Bublik 15-0 15-15 df 30-15 30-30 df 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Halle: Sinner si ritira contro Bublik sotto di un set e un break

    Jannik Sinner ad Halle (foto Getty Images)

    Peggio non poteva andare a Jannik Sinner nei quarti di finale dell’ATP 500 di Halle. L’azzurro infatti si è ritirato contro Alexander Bublik quando il punteggio lo vedeva sotto 7-5 2-0. Alla fine del primo set Jannik è andato negli spogliatoi per ricevere un trattamento all’inguine (o parte alta della coscia sinistra), per un problema accusato nel corso del primo set, probabilmente un recupero di una smorzata che gli ha provocato un allungamento di un muscolo (per quel che ha mimato al suo angolo rientrando in campo dopo il trattamento). Ha continuato per tutto il primo set sembrando in buone condizioni. La speranza è che sia un ritiro solo precauzionale visto che Wimbledon inizia tra 10 giorni. È il quinto ritiro in carriera per l’azzurro (Vienna 2020, Miami, Roland Garros e Sofia 2022, Halle 2023).
    Nel corso del primo set aveva giocato discretamente, ma commettendo qualche errore di troppo col diritto, soprattutto nel decisivo turno di servizio sul 5-6, dove ha letteralmente regalato il game (e il set) al kazako con una serie di errori gratuiti. Resta da vedere se l’appoggio o la spinta siano stati influenzati pesantemente dal problema accusato. Jannik era stato bravo a ottenere un contro break sotto 5-3, rispondendo con precisione. Al servizio era stato discreto, ma con numeri ed efficacia nettamente inferiori alla partita di ieri contro Sonego. Per il resto, il match non è di fatto commendabile oltre, attendendo le parole di Sinner sul problema accusato e forse anche il responso di probabili accertamenti in merito. Dopo i primi mesi dell’anno passati con ottima intensità e nessun problema fisico importante, questo stop prima dei Championships proprio non ci voleva, speriamo non sia niente di grave.

    Get well soon, @janniksin 😔
    Sinner retires in their quarter-final match sending Bublik through to the Halle semi-finals#TWO23 pic.twitter.com/RvhYJ87apw
    — Tennis TV (@TennisTV) June 23, 2023
    La cronaca
    Il match inizia con entrambi i giocatori molto solidi nei propri turni di servizio. Sinner serve bene ed è molto più preciso nella spinta col diritto rispetto all’avvio del derby contro Sonego. Commette il primo doppio fallo nel quarto game ma si riscatta subito con una prima potente e via a chiudere col rovescio in avanzamento. 2 pari. Il kazako è praticamente ingiocabile nei suoi turni di battuta, in tre game 8 punti su 8 prime in campo e 5 Ace. L’azzurro è molto rapido a correre avanti e chiudere sulla rete, impatta 3 pari con la quinta volée vincente (su 6 discese a rete). Sul 4-3 Bublik, arrivano i primi problemi per Sinner al servizio. Commette il primo vero gratuito del match, che gli costa lo 0-30 e poi 30-40 con un altro diritto colpito in salto, piuttosto scomposto. È la prima palla break del match, e purtroppo l’azzurro cede il turno di servizio con l’ennesimo diritto lungo del game, stavolta, colpito con buon equilibrio dal centro, ma la palla gli scappa lunga di una spanna. Bublik serve sul 5-3 e commette un paio di leggerezze, un errore e poi un tentativo di smorzata giocato malissimo. 30 pari, piccola chance, ma sulla prima esterna la risposta di Jannik vola via lunghissima. Set Point Bublik. Con uno splendido rovescio cross vincente Sinner lo annulla. Non trova il punto col servizio Sasha, ne approfitta Sinner con una risposta profonda che gli vale la prima palla break del match. Stavolta se la gioca bene, risponde e poi tocca un’ottima smorzata che sorprende Bublik, terminato pure a terra perdendo equilibrio. Contro break, salvando una palla set l’azzurro torna in vita nel parziale sul 4-5. Purtroppo servendo sul 5-6, Sinner incappa in un game disastroso, la prima palla non entra, commette tre errori consecutivi col diritto, concedendo set point. Si butta avanti ma il passante di Bublik è preciso. 7-5 Bublik.
    Al cambio di campo è arrivato il trainer per Sinner, dopo un breve consulto i due escono dal campo per un Medical time out. Forse ha sentito una fitta recuperando una delle smorzate di Bublik a metà set, visto dopo che ha eseguito alcuni allungamenti prima di servire, ma non è parso limitato nei movimenti. Rientra in campo e al suo angolo mima con la mano un gesto di allungamento di un muscolo all’inguine. Bublik vince agilmente il primo turno di servizio del secondo set, e prova subito la smorzata per testare la reattività e movimento di Sinner in avanti, che in effetti non è velocissimo nella rincorsa. Rischia poi l’azzurro una smorzata, ma il passante seguente è largo. Errore che gli costa il 30-40, e immediata palla break. Attacca col diritto ma la palla è troppo centrale. Subisce il passante e il break. Sotto 0-2, decide di ritirarsi. I due si abbracciano, speriamo che il ritiro di Jannik sia solo precauzionale in vista di Wimbledon.

    Alexander Bublik vs [4] Jannik Sinner ATP Halle Alexander Bublik72 Jannik Sinner [4]50 Vincitore: Bublik ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner0-15 15-30 30-401-0 → 2-0A. Bublik 0-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner6-5 → 7-5A. Bublik5-5 → 6-5J. Sinner 0-15 30-15 30-305-4 → 5-5A. Bublik0-15 30-30 40-405-3 → 5-4J. Sinner 0-15 15-30 30-404-3 → 5-3A. Bublik3-3 → 4-3J. Sinner 15-15 30-153-2 → 3-3A. Bublik15-0 30-15 ace2-2 → 3-2J. Sinner 0-15 15-15 40-30 df ace2-1 → 2-2A. Bublik15-0 40-151-1 → 2-1J. Sinner 15-0 40-0 ace1-0 → 1-1A. Bublik 15-0 ace 30-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Bublik: “Non voglio che mio figli diventi un tennista”

    Alexander Bublik

    Il russo Alexander Bublik (naturalizzato kazako) è da sempre uno dei giocatori più bizzarri e imprevedibili del tour. Ne ha fatto un punto di forza, con giocate estemporanee che sorprendono i rivali, ma che a volte sono fin troppo sopra le righe. Freschissimo il colpo “di manico” contro Lorenzo Sonego nella finale di Metz, una follia totale che ha fatto il giro del mondo, coprendolo di ridicolo. Bublik non si scoraggia, continua la sua corsa sul tour immerso nelle sue stranezze. Tuttavia ascoltando le sue parole rilasciare al media del suo paese “Clay”, ci sono dei passaggi che fanno riflettere. È diventato padre lo scorso agosto, e pensando al futuro del figlio si augura che abbia la possibilità di fare la sua strada, stando alla larga dal tennis.
    “Non so come la paternità possa cambiare la mia vita. Non sono passati nemmeno 40 giorni da quando sono diventato padre, lo scoprirò nel prossimo futuro. Quello che so è che tutto il resto perde importanza e diventa diverso, relativo. Se mi dicono che devo giocare alle 11 di mattina sulla terra battuta non è un problema. Devo dare il buon esempio a mio figlio. Ma onestamente non voglio che da grande diventi un tennista. È una vita dura, piena di viaggi e di rinunce”.
    Continua Bublik: “Ci sono persone che non guardano oltre le apparenze, ed è per questo che pensano che io non apprezzi la vita che ho. Non è vero, il mio problema è mi ritengo oggi anche fortunato, ma questa vita non mi piace, è semplice. Non la voglio per mio figlio. Voglio che possa fare le sue scelte, io non ho avuto questa possibilità, non potevo scegliere”. Parole forti, che rivelano come la pratica sportiva professionistica è stata una scelta “obbligata”, una via di fuga per cercare un futuro migliore.
    Bublik nell’intervista ha anche ironizzato sul nome della stessa, ‘Clay’, ossia terra battuta, non esattamente la condizione che predilige per giocare a tennis. “Non mi piace la superficie, ma stimo sempre meno queste cose e cerco di giocare in ogni tipo di condizione. Da quando è nato mio figlio ad agosto, la mia prospettiva su queste cose e sui piccoli dettagli della vita è completamente cambiata”. LEGGI TUTTO

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    Bublik ed il mal di terra rossa: “Gioco per guadagnare soldi, alla fine gioco a tennis per questo”

    Alexander Bublik nella foto

    Intervenuto ai microfoni dell’edizione tedesca di Eurosport, Bublik ha detto che parteciperà ai tornei di Madrid, Roma ed al Roland Garros di Parigi nonostante la sua avversione verso la terra battuta.
    “Si, confermo le parole delle ultime settimane. Non mi piace la terra battuta ma sarò presente a Madrid, Roma ed a Parigi. Gioco per guadagnare soldi, alla fine gioco a tennis per questo.” LEGGI TUTTO