ROMA – Dopo cinque lunghi anni, di successi e di delusioni, di gioie ma anche di incomprensioni, il rapporto tra Maverick Vinales e la Yamaha si spezza. Tutto comincia nel 2017, quando lo spagnolo convince il team giapponese a credere in lui dopo la splendida stagione in sella alla Suzuki, chiusa al quarto posto e deliziata dalla prima affermazione in top class in Gran Bretagna. Maverick affianca un nome piuttosto pesante del motomondiale, trattasi di Valentino Rossi, sostituendo il connazionale Jorge Lorenzo. L’avventura in Yamaha parte come meglio non poteva, vincendo il Gp inaugurale in Qatar il 26 marzo e ripetendosi subito dopo in Argentina.
Al massimo un 3° posto nel Mondiale
Durante la prima stagione in Yamaha, Vinales colleziona ben 230 punti e archivia al terzo posto la classifica piloti. Nel 2018, fresco di rinnovo contrattuale, Maverick mette a segno cinque podi complessivi in stagione, con la sola vittoria in Australia. Ma la stagione finisce con un ritiro a Valencia e le prime crepe con il team. Valentino Rossi cala la portata dei risultati e tanta pressione in casa Yamaha è conferita sulle spalle di Vinales: nel 2019 riesce a ripetersi con la terza piazza complessiva e due Gp vinti. Il 2020 invece inizia alla grande, con due podi nelle prime tre gare, ma si conclude con piazzamenti negativi, tanto da farlo scendere alla sesta posizione nel Mondiale. In avvio di 2021 è Fabio Quartararo il suo nuovo compagno di squadra, che a suon di vittorie mette in ombra il classe 1995 di Figueres. Le gioie più grandi per il numero 12, almeno recentemente, rimangono la vittoria in Qatar e la nascita della prima figlia, Nina.