HAMAMATSU – Mancava solo l’ufficialità arrivata questa mattina: Davide Brivio dice addio alla Suzuki dopo otto anni intensi, ripagati dal titolo mondiale in MotoGP con Joan Mir, e attende di passare alle quattro ruote con la scuderia francese Alpine in Formula 1.
Continuare sulla stessa strada
Il capo del progetto di Hamamatsu per la classe regina delle due ruote, Shinichi Sahara è rimasto senza parole dalla decisione presa dal manager italiano: “Sinceramente sono rimasto scioccato da questa notizia” le parole del giapponese. “È come se qualcuno mi avesse strappato via una parte di me perché ho sempre discusso con lui su come sviluppare la squadra e la moto: abbiamo lavorato insieme per tantissimo tempo”. Brivio è stato in Suzuki per otto stagioni ridando il titolo in MotoGP al team giapponese a distanza di venti anni: “Nel 2020 abbiamo centrato risultati fantastici nonostante la situazione insolita e difficile a causa della Pandemia di Coronavirus. Ora dovremo continuare su questa strada nonostante la perdita di Davide. Gli auguriamo ogni fortuna per il futuro” conclude Sahara.
Brivio se da un lato afferma di essere “triste” di lasciare “un favoloso gruppo di persone” in Suzuki, dall’altro ammette che questa opportunità in Formula 1 sia arrivata “all’improvviso”. La scuderia transalpina non ha ancora comunicato nulla in merito anche se un annuncio è atteso a breve.
Grazie del mondiale
Oltre ai vertici della Suzuki, anche Joan Mir, campione del mondo della MotoGP, ha voluto salutare Brivio attraverso i propri social: “Grazie Davide Brivio per avermi dato fiducia e avermi aiutato a realizzare il mio sogno di diventare campione del mondo MotoGP. Ti auguro il meglio per le tue nuove sfide“.