Jean Graton, il fumettista padre del celebre personaggio di Michel Vaillant, si è spento ieri, 21 gennaio 2021, a Bruxelles, all’età di 97 anni. Una notizia che ha gettato nel lutto non solo il mondo dei fumetti, ma anche (forse soprattutto) quello dell’automobilismo. Non sono pochi infatti i piloti e i protagonisti del motorsport che sono cresciuti leggendo le storie di Michel, nato nel 1957 dalle matite di Graton sulla rivista francese Le Journal de Tintin e pilota della scuderia di famiglia Vaillante, con l’iconico stemma della “V” bianca su sfondo circolare rossazzurro.
Oltre sessant’anni di corse e adrenalina
Nel realizzare le storie di Michel Vaillant, Graton non ha fatto altro che ispirarsi alla realtà. Figlio di un Commissario del club motociclistico di Nantes, sua città natale, Jean ha sin da piccolo accompagnato il padre a qualsiasi tipo di corsa, scoprendo piloti, analizzando le macchine in gara e studiandone ogni dettaglio. Tutte le sue conoscenze sono poi confluite nelle avventure di Michel Vaillant, pilota di F1, rally, endurance e turismo. Le storie di Michel sono caratterizzate dall’adrenalina che sono riuscite a trasmettere in oltre 60 anni di pubblicazione: il realismo delle auto da competizione, il dinamismo dell’azione e l’ottima caratterizzazione dei personaggi sono protagonisti in trame che uniscono sapientemente corsa, thriller e anche qualche risvolto romantico.
Un idolo del motorsport
Michel Vaillant ha così ispirato giovani e grandi lettori, e persino gli stessi piloti di F1, spesso apparsi come comprimari nelle storie a fumetti – da Jackie Stewart a Michael Schumacher, passando per Ayrton Senna -. Un successo travolgente che ha originato anche due serie tv – di cui una animata – e un film realizzato nel 2003 in Francia per la regia di Louis-Pascal Couvelaire e la sceneggiatura del famosissimo Luc Besson, in cui Vaillant viene interpretato da Sagamore Stévenin.
Un eroe che ancora oggi, dopo tanti anni e diverse generazioni, continua ad affascinare gli amanti del motorsport. Grazie a Jean Graton, a cui va tutto il nostro affettuoso ricordo.