Non si placano le polemiche sulla Final Four della Supercoppa italiana andata in scena lo scorso weekend a Vicenza, iniziata in Piazza dei Signori e conclusasi al PalaGoldoni dopo che nel corso della seconda semifinale tra Novara e Busto Arsizio, l’umidità aveva bagnato il taraflex rendendo di fatto impraticabile il campo di gioco. Stavolta a scagliarsi contro gli organizzatori è stata Malwina Smarzek-Godek, che in un’intervista rilasciata a un portale polacco ha espresso tutto il suo sdegno per come è stato gestito il tutto.
“Già nel primo set contro Busto sentivo che qualcosa non andava perché il parquet era bagnato – spiega l’opposto della Igor Gorgonzola Novara –. Nel secondo set, quando ho provato ad attaccare, sono scivolata. Qualche istante dopo una giocatrice avversaria è caduta tre volte nell’arco di una sola azione. A tarda sera, con l’aumento del tasso d’umidità, il nostro sudore si condensava sul taraflex e il campo si era trasformato in una pista di pattinaggio sul ghiaccio, tant’è che è stato necessario pulire il campo dopo ogni azione. Avevo paura di farmi male”.
Nel momento in cui Giulia Leonardi è scivolata nel tentativo di difendere un attacco proprio della polacca, il match è stato sospeso.
“Gli organizzatori – continua Smarzek – si sono riunti decidendo che la gara sarebbe proseguita al chiuso il mattino seguente. Abbiamo pensato che fosse uno scherzo. Siamo rientrati in albergo sabato a mezzanotte. Nessuno è andato a letto prima delle 2 e domenica ci siamo dovuti alzare presto la mattina perché la partita sarebbe ripresa alle 11. Siamo arrivate al palazzetto verso le 10 e gli organizzatori stavano ancora allestendo il campo di gioco e questo ci ha fatto incazzare ancora di più. Alla fine abbiamo ripreso il match con mezz’ora di ritardo, abbiamo perso e Busto è volata in finale, ma contro Conegliano non ha avuto alcuna possibilità. Come non l’avremmo avuta nemmeno noi”.
Conegliano, che già alla vigilia era la grande favorita al successo, aveva avuto a disposizione 24 ore di riposo prima dell’atto finale, a differenza della sua avversaria che invece si è ritrovata a tirare il fiato soltanto per qualche ora.
“Conegliano è una squadra fortissima e molto probabilmente avrebbe vinto comunque il trofeo, ma quello che è successo è uno scandalo. Come si fa a parlare di pari opportunità e di fair play quando le venete avevano concluso la loro semifinale sabato alle 20, mentre Busto ha dovuto finire la sua domenica dopo una notte folle per poi giocare la finale qualche ora dopo? Non ricordo un trattamento così scandaloso delle squadre in un torneo così importante. Stiamo parlando della Supercoppa, non di un torneo amatoriale…”
Alla luce di ciò, tutti erano convinti che la finale sarebbe stata posticipata al lunedì, ma le esigenze televisive erano altre.
“Gli organizzatori ci hanno spiegato che la finale sarebbe stata trasmessa su Rai 2 e che il volley andava in onda su uno dei principali canali solamente cinque volte all’anno…”, conclude sconsolata Malwina Smarzek.