Come raramente accade nelle partite di tennis Matteo Berrettini può dire di aver perso il suo match degli Open di Cincinnati quasi per colpa di due soli punti. Il più importante è quello giocato sul 2-2 del tie break del secondo set. Uno scambio che vedeva il tennista romano in vantaggio e pronto a chiudere il 15 a rete, ma Reilly Opelka faceva valere i suoi oltre 2,11 metri per allungarsi e produrre un pallonetto imprendibile. Poi il resto lo ha fatto il servizio (19 aces per l’americano contro i 7 di Matteo) e in soli 75 minuti il match si è chiuso sul 6-3 7-6 per Opelka con Berrettini incapace di rispondere all’americano (ha vinto 33 punti su 35 quando ha servito la prima e 16 su 23 per la seconda). In un incontro che non ha offerto due palle break in totale (una per parte nel primo set con il solo Opelka a sfruttare l’altro punto decisivo dell’incontro. Opelka ora aspetta il vincente tra Tsitsipas e Isner, mentre Berrettini dovrà aspettare gli Us Open
Djokovic senza problemi
Molto più netta la vittoria del numero 1 del mondo Novak Djokovic che ha battuto il 55 Atp Tennys Sandgren che aveva già compiuto l’impresa battendo il canadese Augier Aliassime. Il dubbi erano concentrati sulle condizioni fisiche di Nole dopo l’intervento del fisioterapista a sistemargli il collo contro Berankis. Ma in discussione la partita con Djokovic che in ogni set è andato avanti 2-0 ottenendo il break che gli è servito a gestire il match e chiuderlo in un’ora e mezza