Bernabe Zapata Miralles ha parlato di cosa sia accaduto nel torneo challenger kazako che è stato sospeso questa settimana per decisione dell’ATP che ha fermato tutti i tornei per l’emergenza mondiale di Coronavirus.
Il giovane tennista spagnolo aveva raggiunto per la prima volta in carriera i quarti di finale di un torneo challenger nella manifestazione del Kazakistan ed avrebbe dovuto affrontare Aslan Karatsev lo scorso venerdì nei quarti di finale, in quella che sarebbe stata la partita più importante della sua carriera.
In un’intervista esclusiva a Punto de Break, lo spagnolo ha raccontato la sua lunga storia.
“Non appena sono arrivate le ultime notizie, sono andato subito dal supervisor del torneo. Mi ha confermato che tutti i tornei in corso erano stati cancellati. Tutti i giocatori hanno reagito in maniera immediata alla decisione presa dall’ATP e sono partiti subito.
Ad ogni tennista saranno assegnati punti e premi in denaro in base al turno di gioco raggiunto. Per quanto riguarda l’albergo, non ci sono stati problemi perché il torneo ha pagato il tutto. Diversi giocatori hanno lasciato il torneo per paura che le frontiere del loro paese fossero chiuse.
C’è stato un problema con i voli. L’ATP mi ha contatto già martedì per chiamare l’ambasciata spagnola ad Astana( attuale Nur-Sultan) , dal momento che la capitale del Kazakistan non permetteva più agli spagnoli di entrare ed uscire”.
“Ho rischiato di passare un periodo di quarantena qui in Kazakistan, ma l’ambasciata mi ha detto che non avrei avuto problemi e che sarei potuto tornare in Spagna; quindi ho deciso di continuare il torneo. Sono triste per la cancellazione del torneo, ma siamo in una settimana in cui pochi giocatori sono riusciti a giocare.
Siamo in una situazione seria e non vale la pena pensare ad altro. Speriamo che in Spagna, ed in tutto il mondo, la situazione migliori”.