Luca de Meo è il nuovo direttore generale di Renault. Dopo un lungo Consiglio di amministrazione tenutosi alle porte di Parigi, precisamente a Boulogne-Billancourt, sede del Marchio, la nomina è divenuta ufficiale. L’ex pupillo di Sergio Marchionne, nato a Milano 52 anni fa, lascerà dunque la guida di Seat (Gruppo Volkswagen) per tentare di rilanciare il costruttore automobilistico francese nonché la sua alleanza con Nissan-Mitsubishi, dopo un anno di crisi seguita ai in Giappone.
Poliglotta, perfettamente francofono, de Meo entrerà in funzione dal primo luglio, a causa della clausola di non concorrenza con Seat-Volkswagen che lo vincola fino a quella data. Fino ad allora Clotilde Delbos, amministratore delegato ad interim della Renault, eletta dopo Thierry Bolloré, continuerà ad assumere le sue funzioni. Inoltre, il Consiglio di amministrazione ha espresso parere favorevole sulla sua nomina alla carica di vicedirettore generale di Renault con decorrenza 1 luglio 2020.
LA NOTA UFFICIALE E I COMPLIMENTI DI SENARD
Tramite una nota è stata diffusa nel pomeriggio l’ufficialità: “Luca de Meo, attraverso la sua carriera, la sua esperienza e il suo successo nelle sue precedenti funzioni, combina tutte le qualità per contribuire a tutti gli aspetti dello sviluppo e della trasformazione del Gruppo Renault”.
Commenti positivi anche da parte di Jean-Dominique Senard, Presidente del Consiglio di amministrazione di Renault: “Sono lieto di questa nuova governance, che segna un passo decisivo per il Gruppo e per l’Alleanza. Luca de Meo è un grande stratega e visionario di un mondo automobilistico in rapida evoluzione. La sua esperienza, ma anche la sua passione per le auto, lo rendono una vera risorsa per il Gruppo.
Ringrazio anche Clotilde Delbos che fornisce una gestione intermedia del Gruppo in modo eccezionale. Ha dimostrato giorno dopo giorno il suo impegno e la sua determinazione al servizio della Renault. Insieme, con il sostegno di un comitato esecutivo rinnovato e rafforzato, formeranno un team di alta qualità e di talento pari alle ambizioni della Renault”.