LUGANO – “Le stagioni 2015 e 2016 sono state molto buone per me. La Ducati in particolare era impressionante in accelerazione e frenata, ma soffriva all’entrata in curva. Sono passato in Suzuki e ho trovato l’esatto contrario“. Andrea Iannone, parlando con Max Biaggi nel corso di una chat live su Instagram, ha sottolineato come le due moto, da lui guidate in passato, presentino grandi differenze.
Vittoria storica con Dall’Igna
Il pilota di Vasto, dopo aver raccolto successi in Moto2 con Speed Up e Suter, l’italiano ha trascorso quattro stagioni in MotoGP con la Ducati, prima alla Pramac e poi al fianco di Andrea Dovizioso nel team ufficiale. È stato Iannone a regalare a Gigi Dall’Igna la sua prima vittoria in assoluto in MotoGP, e la prima vittoria della Ducati dai tempi di Casey Stoner, in Austria 2016, battendo il compagno di squadra Dovizioso.
All’epoca Jorge Lorenzo aveva già firmato per la stagione successiva, così c’era solo un posto libero nel team ufficiale. Nonostante i due italiani avessero prestazioni simili, Iannone decise di passare alla Suzuki e poi, successivamente, in Aprilia. Quella del 2016 rimane però l’ultima vittoria del centauro italiano a differenza di Dovizioso che con la Ducati ha centrato 13 vittorie e tre secondi posti mondiali dietro Marc Marquez.
Errore lasciare la Ducati
“Con il senno di poi ognuno cambierebbe qualcosa del proprio passato. Nel mio caso non avrei dovuto lasciare la Ducati“. Il trentenne pilota dell’Aprilia sottolinea come questo sia il grande rimpianto della sua vita.
Iannone, in sella alla Suzuki, ha conquistato quattro podi nel 2018 prima di iniziare una nuova sfida con Aprilia, nella scorsa stagione. “Sto bene con la squadra e sono convinto di poter fare davvero un ottimo lavoro“, ha dichiarato Iannone. “Il team è cresciuto molto e il ritardo delle corse consentirà di migliorare ulteriormente in questa annata“.
Il numero 29 dell’Aprilia ha poi raccontato un simpatico aneddoto all’ex campione del mondo di 250 e SBK: “Mio fratello Angelo era un” Biaggista “, ma io no! Quando ho iniziato a correre, avevo sette anni e Valentino Rossi aveva vinto il suo primo titolo nella 125, inevitabilmente era il mio idolo”.