Ha davvero dell’incredibile la scoperta fatta dalla polizia locale di Verona: una giovane donna della zona nonostante risultasse nullatenente, era riuscita ad avere addirittura 315 veicoli intestati a proprio nome. Per fortuna, grazie al database “Giano” e al contributo delle attività di indagine della Procura di Milano con la Sezione di polizia giudiziaria dei Carabinieri dell’Ufficio Intestazione Fittizia Veicoli, la giovane è stata scoperta. Le sorprese non finiscono qui: risulta anche una partita Iva aperta per il commercio di auto, per mezzo della quale la donna ha ricevuto pure il redditto per l’emergenza Covid-19.
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Non dichiarava reddito
Ben 315 veicoli intestati, tutti negli ultimi cinque anni, senza dichiarare alcun reddito. Ad aggravare la posizione della giovane donna, il fatto che alcune di queste auto siano state utilizzate da sconosciuti per varie rapine. La veronese, nel corso del tempo, è riuscita a far perdere le proprie tracce: il Comando, infatti, l’ha cancellata dall’anagrafe. Nonostante queste mosse, la Procura di Milano è riuscita a far cessare le attività della donna, emettendo per lei un provvedimento di blocco anagrafico, già notificato al Pra e alla Motorizzazione. In questo modo non potrà acquistare né vendere veicoli. Ma cosa ne è stato dei 315 mezzi? Sono stati tutti radiati e, in caso di rintraccio sul territorio, verranno sequestrati e poi confiscati.
200mila euro di multe
La donna è indagata per induzione in errore verso pubblici ufficiali del Pra e della Motorizzazione, ma anche per truffa ai danni dello Stato a causa dell’apertura della partita Iva fittizia. A ciò si aggiunge che i veicoli con cui sono stati commessi dei reati hanno accumulato oltre 200mila euro in sanzioni al codice della strada, cartelle esattoriali, bolli, pedaggi autostradali.
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