ROMA – Un Gran Premio cancellato a poche ore dalle prime prove libere non è una cosa che si vede spesso. Anche per questo motivo il Gran Premio d’Australia di Formula 1 2020 rimarrà nella storia, visto il suo annullamento per l’emergenza del coronavirus. A raccontare quanto accaduto in quelle ore concitate è stato Andrew Westacott, dirigente dell’organizzazione del GP: “La FIA, i team e la F1 sono state coinvolte nella decisione, così come il governo dello stato di Victoria. Inoltre il nostro fuso orario non è stato il più adatto per prendere una decisione giovedì. Tutto è cambiato dall’oggi al domani e per questa ragione si sono accalcati così tanti fan ai cancelli”.
La decisione
Parlando a “Below the Bonnet”, Westacott ha dichiarato come l’assenza di Chase Carey, presidente della Formula 1, abbia ritardato la decisione: “Sapevamo che i team avevano diversi punti di vista sull’argomento, che dovevano essere considerati da FIA e F1, e Carey era ancora in volo dal Vietnam per raggiungere Melbourne. Si stava poi avvicinando la notte, l’ultima comunicazione l’ho avuta alle 2.30. Mi sono così addormentato sino alle 6, e poi abbiamo ricominciato le discussioni”. La decisione finale, come ormai tutti ben sanno, è arrivata solamente alle 10.15 di Melbourne.