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Cortina d’Ampezzo: tutti i sentieri della Regina

Numeri e panorami letteralmente da capogiro. Con una lunghezza complessiva di 132 chilometri e oltre 6700 metri di dislivello, il Cortina Dolomiti Ultra Trekking è l’ambizioso programma lanciato per l’estate dalla località ampezzana, in collaborazione con le Guide Alpine Cortina e con il patrocinio della Fondazione Dolomiti Unesco.  Un’escursione di 7 giorni  e 6 notti lungo un percorso ad anello che tocca luoghi iconici tra Auronzo, Colle Santa Lucia, Dobbiaco e San Vito di Cadore.

Si parte di prima mattina da piazza Dibona, sotto il campanile, in direzione delle frazioni di Cadin e Cadin di Sopra, dove si imbocca il sentiero Cai 410 che porta al lago Ghedina e poi a Passo Posporcora. Da qui si scende fino al parcheggio di Sant’Uberto per poi proseguire lungo la ciclabile che porta al Rifugio Ospitale e, dopo altri altri 7 km di marcia lungo la Val Padeon, al Rifugio Son Forca, sul monte Cristallo, dove trascorrere la notte.

Il secondo giorno, dopo aver percorso il sentiero 203 fino a Passo Tre Croci, si continua in direzione del magnifico lago del Sorapis. Lungo il tragitto, un breve tratto attrezzato un po’ esposto richiede la massima attenzione. Una volta arrivati al lago si può scegliere se pernottare al Rifugio Vandelli o continuare in direzione Federa Vecchia, lungo il sentiero 217 che attraversa l’incantata foresta di Somadida, fino al Rifugio Città di Carpi, dove fermarsi per la seconda notte.

Il terzo giorno si scende lungo il sentiero 120 fino all’incantevole lago di Misurina. Costeggiato il quale si prosegue in direzione delle Tre Cime di Lavaredo, passando per il Rifugio Auronzo e il Rifugio Lavaredo, presso cui è possibile pernottare.

Il quarto giorno si imbocca il sentiero 102 che conduce in circa tre ore al Lago di Landro, da cui si prosegue lungo la ciclabile transitando per il passo Cimabanche e il lago Bianco. Da qui si imbocca il sentiero 8 che in un paio d’ore porta a Malga Ra Stua, dove si può dormire per la quarta notte, dopo aver percorso circa 80 km sul totale del percorso. 

Il quinto giorno da Malga Ra Stua si prende il sentiero 6 fino ad arrivare nuovamente al parcheggio di Sant’Uberto e seguire quindi il sentiero 10 e poi il 401 che attraversa la selvaggia Val Travenanzes. Arrivati a forcella Col dei Bos, si scende in direzione passo Falzarego per raggiungere per la notte il Rifugio Col Gallina.

Il sesto giorno ci si muove in direzione Rifugio Averau, passando lungo l’incantevole laghetto alpino di Lìmides. Una volta arrivati al rifugio, si prende il sentiero 452 fino al Passo Giau, da dove si prosegue per la Forcella Ambrizzola e il Rifugio Croda da Lago, dove si può trascorrere l’ultima notte.

Lasciato alle spalle il rifugio, si scende quindi verso Malga Federa e, attraverso lo spettacolare nuovo sentiero Gores di Federa che passa in mezzo a gole e cascate, fino ai laghi d’Ajal e Pianozes. Da cui si arriva al villaggio ladino di Campo di Sopra e, camminando lungo la strada sterrata dell’ex polveriera, al parcheggio Revis. Dove si inizia a scorgere il campanile di Cortina.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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