A causa del Coronavirus, il North American International Auto Show (NAIAS), che in Italia conosciamo meglio con il nome di Salone di Detroit, è stato definitivamente annullato. La manifestazione in programma dall 8 al 20 giugno prossimo (dal 13 al 20 per il pubblico) deve subire un’altro colpo, dopo lo spostamento da gennaio all’estate deciso nel 2019 per non sovrapporsi più col CES di Las Vegas.
L’area del TCF Center, dove avrebbe dovuto svolgersi l’evento, sarà adibita per sei mesi ad ospedale da campo per il soccorso e la cure dei malati di COVID-19. Il Salone dell’Auto di Detroit non è stato posticipato, ma rimandato direttamente al giugno 2021.
Attenzione fondamentale alla salute
La notizia è stata , che ha intercettato la comunicazione degli organizzatori agli sponsor. Rod Alberts, il direttore esecutivo del NAIAS, avrebbe scritto. “La salute e il benessere dei cittadini di Detroit e del Michigan sono fondamentali. Il TCF Center è il luogo ideale per questa importante funzione in questo momento critico e senza precedenti”.
Uno stop doloroso, ma necessario alla vigilia di una edizione speciale del Salone di Detroit. In versione estiva, con sezioni all’aperto lungo il fiume omonimo, con una formula decisamente diversa, uno “street show” nel centro della metropoli, test drive all’aperto con le novità più importanti, dalla guida autonomia alla propulsione elettrica. Una sorta di “vedere, toccare, provare”, la ricetta vincente del Motor Show di Bologna per 25 anni, in scala maggiore e aggiornata ai tempi odierni.
Il nuovo “schema” del NAIAS, che prima del calo degli ultimi anni portava quasi 1 milione di visitatori, sarebbe stato interessante da verificare in un’epoca di crisi dei grandi saloni dell’auto nella loro forma classica. Sfida rinviata, il virus è l’obiettivo di questi mesi. Per tutti.