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Coronavirus MotoGp, Ezpeleta: “Studiato un protocollo con le autorità”

MADRID – “Stiamo preparando un protocollo insieme alle autorità competenti con i quali controllare l’intero paddock del Gran Premio. Abbiamo già commissionato a una società la possibilità di effettuare 10.000 test di coronavirus per testare, ogni giorno, tutti coloro coinvolti nella gara”. Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna, ha parlato ad AS.com sulle mosse ipotizzate per far sì che la stagione 2020 della MotoGP prenda il via il prima possibile.

Gran Premi a porte chiuse

L’inizio del motomondiale della classe regina rimane ancora avvolto nel mistero ma l’ipotesi che si fa sempre più strada appare quella delle gare a porte chiuse con il personale all’interno del circuito ridotto all’essenziale. Al fine di ottenere l’approvazione per una tale strategia, la MotoGP dovrebbe fornire alle autorità una cifra esatta di quante persone sarebbero presenti e, probabilmente, anche la loro provenienza. Per questa ragione, all’inizio di questa settimana è stata inviata un’e-mail ai team per richiedere un elenco del personale minimo necessario per la partecipazione a una gara a porte chiuse in Europa. Ezpeleta ha chiarito la situazione: “Nello scenario che stiamo ipotizzando, ci sarebbero gare a porte chiuse con il personale indispensabile nei circuiti per tutti, i team e l’organizzazione“. 

Idee più chiare a fine aprile

Alcune stime fatte in precedenza ritenevano che il numero minimo per realizzare un Gran Premio fosse di mille persone. I team, ha rivelato Ezpeleta, hanno indicato come servano minimo “40 persone per le case ufficiali e 25 per i team satelliti” anche se molti potrebbero lavorare per entrambi. Solo le emittenti televisive sarebbero ammesse: una persona in pista e il resto in uno studio apposito.

La data di inizio della stagione però rimane ancora incerta perché anche il Gran Premio di Germania, in programma al Sachsenring il 21 giugno, potrebbe slittare ma Ezpeleta rimane fiducioso: “Il 27 aprile parleremo con Germania e Olanda per vedere qual è lo scenario per le gare alla fine di giugno. La prossima tappa sarebbe a luglio, in Finlandia, ma in quel caso vi sono problemi di omologazione della pista. Lo scenario più ottimistico sarebbe iniziare in Germania a porte chiuse ma lo ritengo difficile: non dobbiamo fare altro che aspettare” ha concluso il manager spagnolo.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/moto


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