WOKING – “Nessuno compete in Formula Uno solo per fare numero. Nel calcio si sa che Manchester United e Liverpool vincono spesso ma ogni squadra ha la chance di batterli. In Formula Uno non succede. Così si mette a rischio tutto lo sport e allora tutti perderemo“. Zak Brown, amministratore delegato della McLaren, ha rilaciato alcune dichiarazioni a BBC Sport in merito a come affrontare al meglio la situazione, presente e futura, del circus.
Fondamentale ridurre il budget cap
La Formula Uno si trova in una situazione “di grande fragilità” e l’emergenza coronavirus “è potenzialmente devastante per le scuderie e quindi per il circus nel suo insieme“. Brown è convinto che il budget cap da 160 milioni di euro che entrerà in vigore dal 2021 debba essere ulteriormente abbassato: “Quattro scuderie rischiano di sparire se le cose non vengono gestite nel giusto modo” e difficilmente si troverebbero dei sostituti, mettendo così a rischio l’intero sistema, già indebolito da un’emergenza che ha fatto slittare, almeno per ora, l’inizio stagione da fine marzo a metà giugno. L’ad della McLaren rivela che i team sono già concordi nell’abbassare il budget cap a poco meno di 140 milioni “ma la maggioranza delle scuderie, compresa una big, vorrebbe scendere ancora più sotto“. Secondo l’ad questo sarebbe il modo migliore per ridurre il gap fra i team più ricchi e gli altri dando così più chance alle ‘piccole’ di fare risultato.
La McLaren è stata la prima scuderia a tagliare gli stipendi: “E’ stata la decisione più dura da prendere ma è stata anche una scelta responsabile e sono dispiaciuto ma non sorpreso che molti altri non abbiano già seguito questa direzione. La Formula Uno è un’azienda a rischio e non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia” ha concluso Brown.