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Ciclovia del Trebbia, tour tra borghi, castelli e aree verdi

Piacenza è la partenza e l’arrivo di questo itinerario in bicicletta. La ciclovia del Trebbia – circa 50 chilometri di percorso abbastanza facile e quindi adatto a tutti – fa parte del progetto regionale chiamato “Ciclovie nei parchi” ed è una piacevole scoperta per gli amanti delle due ruote, della natura e della cultura. Il percorso, che parte e ritorna alla stazione ferroviaria nel nord della città, attraversa i luoghi di maggior interesse della città emiliana. Da Palazzo Farnese, sede dei Musei Civici, passa per le tre piazze principali: piazza Cavalli, con le statue equestri di Ranuccio e Alessandro Farnese e il Palazzo Gotico, piazza Sant’Antonino, con l’imponente basilica dedicata al patrono della città, e piazza Duomo, con la Cattedrale e il Palazzo Vescovile.

Dopo aver attraversato la periferia sud su ciclabile protetta, si imbocca la Strada Provinciale 28 arrivando in breve a Gossolengo, ai piedi delle prime colline della Val Trebbia, che leggenda vuole sia stata citata da Ernest Hemingway nei suoi diari come la “valle più bella del mondo”. Da qui, dopo circa un chilometro, si devia sulla destra in direzione dell’area naturalistica La Rossia, dove inizia lo sterrato adatto alle mountain bike. Si prosegue quindi, lungo tratti ombreggiati, fino la Ponte di Tuna, che permette di attraversare il fiume arrivando al monumento all’elefante di Annibale, a memoria della vittoria sui Romani nella Seconda Guerra Punica.

La ciclovia percorre quindi i sentieri del Parco Regionale Fluviale del Trebbia fino al piccolo borgo di Rivalta, con il bel castello del XIII secolo circondato da un immenso parco di impianto settecentesco con alberi secolari e giardino all’inglese. Percorrendo a ritroso il Ponte di Tuna, in un paesaggio lunare con le lame azzurre del fiume che si insinuano tra i bianchi ciottoli, si arriva, lungo destra orografica del fiume, fino a Case Buschi, dove si lascia il greto per inoltrarsi all’interno verso a Roveleto Landi e proseguire su sterrata, impreziosita dal nuovo ponticello ciclopedonale sul Rio Cassa, fino alle porte di Pieve Dugliara, dove una deviazione riporta verso il fiume prima di arrivare a Rivergaro, punto più meridionale del percorso da cui si riprende la via del ritorno.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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