MARANELLO – “Dobbiamo essere pronti, disponibili e positivi. In questo momento ci vuole flessibilità e collaborazione”, la Ferrari è disponibile “a fare anche due-tre Gran Premi a gennaio. Siamo molto impegnati, insieme agli altri team principal, a Formula 1, alla Fia e agli organizzatori per trovare una soluzione. Abbiamo dato loro carta bianca per mettere in piedi al più presto un calendario, decidendo di eliminare le prove libere del venerdì e di andare in pista solo il sabato e la domenica. Magari di fare dei Gran Premi avvicinati ad agosto”. Lo ha detto Mattia Binotto, team principal della a Sky Sport24. “E’ fondamentale non uscire. Sono a casa da quando sono tornato dall’Australia, insieme a mia moglie e i miei figli. La giornata comincia alle otto del mattino, faccio una riunione in collegamento con i miei collaboratori, ma a ora di pranzo e cena sono insieme alla famiglia”, racconta, sottolineando che è n contatto con Sebastian Vettel e Charles Leclerc. “Li sento quasi quotidianamente. Sono entrambi a casa e si stanno allenando per rimanere in forma. Charles dice di somigliare sempre più a Hulk” aggiunge.
La pausa della Formula 1
Su quanto accaduto a Melbourne, con la positività del meccanico della McLaren, Binotto rivela: “E’ stata una notte con tante discussioni, ma come Ferrari la nostra intenzione era qualla di non correre. Noi non avremmo partecipato anche se fosse stato deciso diversamente, perchè per Ferrari la sicurezza e la salute vengono prima di tutto e così siamo arrivati dopo tante ore a quella decisione. Abbiamo fatto tornare a casa Charles e Seb con il primo volo possibile”, aggiunge Binotto. “Con la cancellazione delle gare è stato giusto posticipare il cambio dei regolamenti al 2022, perchè dovevamo pensare anche ai team più piccoli che hanno meno risorse e in questo momento non stanno incassando”.
Anche mantenendo le stesse regole ci saranno delle novità sulle monoposto del prossimo anno. “Ci sarà spazio per uno sviluppo aerodimanico e anche per quei piccoli che in Formula 1 fanno la differenza”. Sui due piloti, quindi, dice: “Seb ha molti più chilometri in gara e quindi una migliore capacità di gestire le gomme, ma anche Charles sta imparando. Alla fine dello scorso anno è stato meno aggressivo ed è bravo a imparare velocemente e non credo che ci sia una differnza di una strategia diversa per questo motivo”, afferma. “Siamo una squadra giovane come quella che vinceva agli inizi degli anni 2000, con gente che ha voglia di miglioare passo dopo passo e diventare una squadra solida e vincente”. Sul suo ruolo di team principal, aggiunge: “E’ un onore ma anche una responsabilità, per me che sono in Scuderia da quando ho iniziato a lavorare 25 anni fa. Ho trascorso in questa famiglia metà della mia vita e non ho mai avuto intenzione di lasciarla”.