La macchina che parla non è un miraggio, piuttosto qualcosa che già c’è. La parola ha tante forme e il dialogo mille strumenti. E a bordo della nuova Audi A3 Sportback ci sono quasi tutti. Fedele alla filosofia d’avanguardia di Audi, la compatta di Ingolstadt è un concentrato di tecnologia trasferito su una macchina per tutti. È l’utilizzo della vettura nella maniera più vicina possibile a quella dei nostri amati/odiati smartphone.
Una digitalizzazione quasi da nerd per la quarta generazione di una macchina che sa solo stupire e non poteva certo essere da meno su questo terreno rispetto alla grande evoluzione motoristica di cui è stata dotata con i suoi motori benzina e Diesel con potenze da 116 a 150 cv, compreso il 4 cilindri 1.5 TFSI S Tronic con mild-hybrid a 48 volt cylinder on demand e frenata rigenerativa. Il primo step, riguarda le luci, la lingua dell’illuminazione: i full LED davanti sono di serie anche nell’allestimento di ingresso. Nel top di gamma compaiono i LED Audi Matrix con la matrice luminosa innovativa con 15 diodi da 5×3, indicatori di direzione dinamici e abbaglianti adattivi che creano zone d’ombra ad hoc nel caso le telecamere individuino altre vetture o persone.
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Dotazioni da segmento superiore
Ma è entrando dentro l’A3 Sportback che si capisce davvero il salto di qualità della compatta in termini di tecnologia di utilizzo e digitalizzazione che la mette quasi al pari delle Audi di segmenti superiori per capacità di dialogo con il mondo esterno. Il display a colori MMI touch da 10,1” esprime al massimo le potenzialità della piattaforma d’infotainment MIB 3 – dieci volte più potente rispetto alla precedente MIB 2 – al punto da avere il feedback acustico dialogando con il conducente grazie ai comandi vocali che riconoscono anche le espressioni di uso comune del linguaggio quotidiano, tutto senza allontanare le mani dal volante. Con il pacchetto Audi Connect navigazione & Infotainment plus, il sistema risponde utilizzando anche le conoscenze sul cloud. Anche la strumentazione è digitale (e di serie) con il display da 10,25” gestibile dal volante multifunzione.
L’Audi virtual cockpit arriva in abbinamento (anche nella versione Plus) al sistema di navigazione MMI Plus con MMI Touch. La piattaforma d’infotainment MIB 3 interagisce con la Communication Box per connettività e telefonia e integra anche l’hotsport WLAN. L’altra lingua con cui dialoga Audi A3 Sportback è quella della navigazione intelligente: con il machine learning capace di imparare appunto le preferenze del guidatore in base ai percorsi trovando sempre le soluzioni più rapide e migliori in funzione del traffico. Nel caso si interrompesse la connessione, interviene la navigazione on board. Con il pacchetto superiore c’è anche l’ausilio di Google Earth.
Non potevano mancare i servizi di Car-to-X capaci di sfruttare l’intelligenza della flotta Audi, che oltre a condividere info su parcheggi, avvisi di pericolo (nebbia, ghiaccio o limiti di velocità) è in grado di dialogare (per ora solo a Ingolstadt e Dusseldorf) anche con i semafori grazie al collegamento in rete con l’infrastruttura urbana, regolando la velocità della vettura in funzione del verde. Infine, oltre all’app myAudi che collega lo smartphone del guidatore e all’Audi smartphone Interface che trasferisce l’ambiente Apple CarPlay o Android Auto sul display, adesso è disponibile di serie anche l’assistente vocale Amazon Alexa integrato nell’MMI. Già, la macchina parla sempre di più e in tanti modi.
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