Salvini e Di Maio in fibrillazione. Con l’Italia tennistica incollata agli schermi PC per le due semifinali stellari al RG, si rischia un calo del PIL di almeno mezzo punto, con conseguente taglio del rating di Moody’s, manovra aggiuntiva di lacrime e sangue e governo a rischio. Solo il geniale Binaghi si è detto felice della situazione..”L’economia crolla? Finalmente anche in Italia avremo il nostro Grande Sbam!!”
Thiem – Djokovic
Dom, moderno templare, monaco e guerriero in un sola anima, entra in campo applicando l’unico credo della sua religione tennistica, “Martellare sempre e comunque”, annientando l’avversario con la potenza delle sue bordate da fondo. Oggi duello col serbo, anch’egli sublime combattente, perfetto difensore, perfetto attaccante, rapido, veloce, vittorioso per natura. Conosce il tallone d’Achille dell’austriaco: giocare 3 metri fuori dal campo, spazio necessario per innescare i suoi distruttivi colpi in top. Nole, dalla linea di fondo, sottrarrà spazio e tempo preziosi alla preparazione dei colpi di Dom, al quale nulla servirà gettare nella lotta tutte le risorse a disposizione: oggi sarà lo sconfitto perché fronteggia il giocatore perfetto.
L’infinito Fedal
Oggi la Storia dei Grandi Uomini torna a rivivere: Alessandro contro Dario, Cesare contro Pompeo, Napoleone contro il Duca di Wellington. Assisteremo ad un confronto tra regali maestà, l’Imperatore del Rosso contro il Re degli Slam. Al termine della giornata di lotta senza quartiere, uno solo sarà il vincitore ed avrà in premio la finale…ma il suo nome non conosco: delle questioni tra Re, se ne occupano gli Dei.