L’avventura di Jannik Sinner al Challenger di Binghamton si ferma agli ottavi di finale: il giocatore altoatesino, nono favorito del seeding, è stato sconfitto nella giornata odierna dal tennista locale Mitchell Krueger, classe 1994 e n.195 ATP, nonché settima testa di serie, col punteggio di 7-5 1-6 6-3 in un’ora e 53 minuti di gioco. Il texano, che in carriera non è mai andato oltre la 159esima posizione del ranking mondiale, approda ai quarti di finale: il suo prossimo avversario sarà l’esperto israeliano Dudi Sela, che in due parziali si è imposto su Collin Altamirano.
Sinner, che da lunedì farà nuovamente registrare il best ranking (sarà n.194), sarà al via, la prossima settimana, nel Challenger di Lexington, dove partirà tra i favoriti assieme agli australiani Bolt e Kubler e allo statunitense Eubanks. Tra quindici giorni, invece, dovrebbe prendere parte al torneo di Aptos, al quale risultano iscritti anche Johnson, Dzumhur e Daniel.
PRIMO SET – Frazione d’apertura piuttosto equilibrata con entrambi i giocatori che, specialmente nelle fasi iniziali, comandano agevolmente il gioco nei propri turni di battuta. Il primo ad andare in confusione è Mitchell Krueger, che nell’ottavo game prima si fa punire da una risposta vincente di Sinner e da un dritto piuttosto incisivo del pusterese coi piedi dentro al campo, poi commette un doppio fallo che lo porta sul 15-40: l’americano cancella la prima palla break, ma sulla seconda non può nulla. Sinner, lanciato sul 5-3 in suo favore, non riesce a chiudere il parziale col servizio a disposizione e restituisce il favore a Krueger, a trenta, consentendo così allo statunitense di rimettersi prontamente in carreggiata. Nel decimo gioco, il giocatore texano si complica la vita da 30-15 e si ritrova costretto a fronteggiare un set point, che annulla con un ace, il sesto della sua partita. Evidentemente ancora con la testa alle opportunità sciupate, Jannik Sinner comincia a sfoggiare un’ingente quantità di errori non forzati: l’altoatesino perde la battuta nell’undicesimo game (a causa di una clamorosa ingenuità col rovescio da posizione più che ottimale) e successivamente deve lasciare a Krueger anche la prima frazione con lo score di 7-5 in 46 minuti.
SECONDO SET – Jannik Sinner si mantiene costante al servizio (100% di punti vinti con la prima, che ha messo in campo nel 44% dei casi, e 40% di punti vinti con la seconda) rispetto a quanto fatto nel set inaugurale, contrariamente a un Krueger in evidente calo sia fisicamente che per quanto concerne il livello di gioco. Lo statunitense chiude col 31% di prime e appena due punti vinti su undici con la seconda. Il secondo set, per l’italiano, comincia col piede sbagliato, con un turno di battuta perso a zero: l’altoatesino non si perde d’animo e recupera immediatamente il break, ancora a zero. Nel quarto game c’è l’allungo di Sinner: Krueger stecca col dritto sul 30-40 e si “consegna” nelle mani del suo avversario, il quale nel sesto gioco mette, di fatto, la parola “fine” sul parziale, operando il doppio break, nuovamente a trenta. Avanti per 5-1, Sinner tiene a zero: è 6-1 in 30 minuti, con un parziale di sei giochi consecutivi vinti dall’azzurro dallo 0-1.
TERZO SET – L’ottavo game del parziale decisivo è fatale a Jannik Sinner: una palla dubbia non chiamata né dal giudice di sedia, né dal giudice di linea, porta Krueger sul 30-40. Qui l’azzurro, dopo uno scambio prolungato, spara malamente fuori un dritto non impossibile e consente allo statunitense di servire per il match sul 5-3. Il numero 195 ATP non si fa cogliere impreparato, tiene a zero e manda in archivio la partita. Resta tanto rammarico per Sinner che, nel terzo gioco, non è riuscito a convertire due palle break, sprecandone una con un errore in risposta: in un momento nel quale Krueger si è mostrato abbastanza nervoso, è mancato quel pizzico di esperienza a Jannik Sinner per portarsi avanti nel punteggio.
Cronaca di Lorenzo Carini