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Tuffi, Assoluti: le mamme Cagnotto-Dallapè tornano conquistando un argento

BOLZANO – Le conferme di Noemi Batki dalla piattaforma e Giovanni Tocci dal metro, ma soprattutto il ritorno dal sincro tre metri di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè, di nuovo insieme sul trampolino dopo quasi tre anni, e seconde alle spalle delle eredi Elena Bertocchi e Chiara Pellacani. C’è questo nel racconto delle finali della prima giornata degli assoluti estivi open di tuffi a Bolzano, ultima “chiamata” per i Mondiali di Gwangju (12-20 luglio) e per gli Europei di Kiev (5-11 agosto).

BATKI DETTA LEGGE DALLA PIATTAFORMA – Nella piscina coperta intitolata a Karl Dibiasi, il sorriso in apertura è di Noemi Batki che dalla sua piattaforma conquista il diciassettesimo titolo italiano. La vice campionessa europea a Edimburgo 2018, tesserata per Esercito e Triestina Nuoto, allenata dal tecnico federale Domenico Rinaldi e otto volte sul podio continentale, infila un eccellente triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (67.50) e un buon doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato (63.00) e chiude con 301.70 punti, precedendo la giovane italo-canadese Sarah Jodoin Di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi) con 280.35 e la romana Maia Biginelli (Fiamme Oro) terza con 256.65. “E’ venuta fuori una bella gara e anche un discreto punteggio: superare i 300 è sempre bello – sottolinea la 31enne nata in Ungheria, ma giuliana d’adozione e da poco laureatasi in Comunicazione e pubblicità – L’obiettivo della stagione è ovviamente fare bene ai Mondiali e conquistare il pass olimpico: sono molto motivata e convinta dei miei mezzi. La scelta di andare ad allenarmi a Roma, quasi due anni fa, è stata vincente perché mi ha creato nuovi stimoli: cambiare aiuta qualche volta”.

CONFERMA TRICOLORE PER TOCCI DAL METRO – Ennesima conferma dal metro anche per Giovanni Tocci, che vince con 390.90 punti, mettendosi alle spalle il compagno presente e quello passato dal sincro tre metri, vale a dire Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene) secondo con 368.10 e un ritrovato Andrea Chiarabini (Fiamme Oro/CC Aniene), che completa il podio con 356.70. Il 24enne calabrese, tesserato per Esercito e Cosenza Nuoto, seguito da Lyubov Barsukova, tira fuori dal cilindro un superbo doppio salto e mezzo ritornato raggruppato (74.40) e un doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato convincente (70.50), mentre è rivedibile il doppio salto mortale e mezzo indietro raggruppato (51.00) da sempre suo tallone d’Achille. “Sono soddisfatto perché mi sto concentrando di più sul trampolino da 3 metri, in vista dei Giochi di Tokyo 2020 – spiega Tocci, argento agli Europei in Scozia e a Londra 2016 e bronzo iridato a Budapest 2017 – Peccato per l’errore nel terzo tuffo, ma ripeto ci può stare, perché non ho preparato alla perfezione questa gara”.

CAGNOTTO-DALLAPE’, IL RITORNO E’ D’ARGENTO – L’attesa è stata spasmodica, per il finale di programma, ma alla fine ne è proprio valsa la pena. Tania Cagnotto e Francesca Dallapè tornano milleventi giorni dopo l’ultimo salto in coppia, per l’argento olimpico a Rio 2016, e sono seconde, ma raggianti, battute dalle eredi Elena Bertocchi (Esercito/Nuotatori Milanesi) e Chiara Pellacani (MR Sport F. lli Marconi). Le campionesse europee di Edimburgo, preparate rispettivamente dai tecnici federali Dario Scola e Domenico Rinaldi, conducono una prova lineare, dove spicca un notevole doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento (71.10), e totalizzano 290.13 punti; le mamme volanti, complice qualche imperfezione nel doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato, si fermano a 274.80 punti, ma i margini di crescita sono decisamente ampi, come i sorrisi a fine gara e gli abbracci ai loro figli che le hanno seguite dalla tribuna.

“BENE COME PRIMO PASSO, E’ UN PUNTO DI PARTENZA” – “Bisognava tornare perché avevamo la necessità di respirare l’aria delle competizioni per vedere a che punto stiamo – sottolinea Cagnotto – Non so se torneremo mai ai livelli di prima, certamente per raggiungere i nostri obiettivi, e quindi la qualificazione ai Giochi Olimpici, c’è ancora molto da lavorare. Oggi comunque non è andata male, anzi come primo passo direi più che bene. Sono entrata in forma solamente questa settimana, suppongo che prova dopo prova andrà sempre meglio”. Le fa eco Dallapè: “Sono stata ferma sei settimane a causa di un problema alla schiena e ho pagato questo stop. Siamo felicissime perché è un punto di partenza: sono convinta che il bello debba venire”. Terze le millennials Elisa Pizzini (Fondazione Bentegodi) ed Elettra Neroni (Carlo Dibiasi) con 265.74 punti.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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