La lotta all’inquinamento in Piemonte passa attraverso il blocco dei mezzi a due e quattro ruote a Torino e in altri 22 comuni della regione. Le misure varate per contrastare l’alto livello di smog cittadino sono molteplici e presentano varie tipologie di stop a seconda dei motori e delle emissioni di CO2. Il via alle nuove ordinanze è arrivato con ottobre.
BLOCCHI FISSI
Partiamo dagli stop definitivi che coinvolgeranno veicoli a due e quattro ruote.
Benzina, gpl e metano Euro 0, Diesel Euro 0 e Euro 1 – tutto l’anno, tutti i giorni (festivi compresi) con orario 0-24;
Diesel Euro 2 – tutto l’anno, dal lunedì al venerdì con orario 8-19;
Diesel Euro 3 – dal 1 ottobre 2019 al 31 marzo 2020, dal lunedì al venerdì, con orario 8-19;
Ciclomotori e Motocicli benzina Euro 0 – dal 1 ottobre 2019 al 31 marzo 2020, dal lunedì al venerdì, con orario 0-24.
GLI STOP VARIABILI
Oltre a queste, a seconda del responso che le centraline daranno due volte a settimana (lunedì e giovedì), il comune di riferimento deciderà se certi tipi di veicoli potranno circolare oppure no. Il periodo di riferimento sarà dal 1 ottobre 2019 al 31 marzo 2020. Saranno tre i livelli che interesseranno sia le vetture per uso privato che per i veicoli addetti al trasporto merci.
Livello 1 (dopo 4 giorni di sforamenti consecutivi della soglia di 50 mcg/m3)
Benzina, gpl e metano Euro 0, Diesel inferiore o uguale a Euro 4 – tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19.
TRASPORTO MERCI
Benzina Euro O, Diesel inferiore o uguale a Euro 4 – tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19
Livello 2 (dopo 10 giorni di sforamenti consecutivi della soglia di 50 mcg/m3)
Benzina inferiore o uguale a Euro 1, gpl e metano Euro 0, Diesel inferiore o uguale a Euro 5 immatricolati prima del 01/01/2013 – tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19
CHI è ESENTATO
Ovviamente, vi saranno alcune limitazioni ai divieti che interesseranno mezzi di soccorso, medici in servizio, sacerdoti, forze dell’ordine, vigili del fuoco e Protezione civile. A loro si aggiungeranno mezzi dedicati alle pompe funebri, portatori di handicap, malati che si recano in ospedale o luoghi di cura, lavoratori in reperibilità, lavoratori che abitano in zone non servite dai mezzi pubblici, traslocatori, atleti o arbitri diretti a una gara, auto storiche (solo in caso di manifestazione).