Oliver Blume, a.d. della Porsche, ha tracciato la linea attraverso il quale la Casa di Stoccarda gestirà i futuri cambiamenti. La prima notizia è che Macan, da SUV, potrebbe passare a vettura elettrica a batterie, mentre si profila l’alimentazione ibrida per la 911.
Il passaggio all’elettrico potrebbe essere accompagnato da un nome completamente diverso: Macan nello spirito, nel posizionamento sul mercato, certo non nelle soluzioni tecniche (nascerà su architettura PPE).
L’elettrico secondo Porsche deve nascere da condizioni di base specifiche, niente adeguamenti di architetture pensate per i motori endotermici. Modelli ad altissime prestazioni richiedono scelte progettuali conseguenti.
Il punto è centrale anche per immaginare una possibile gamma di modelli d’ingresso, oggi Porsche 718, a batterie. Intervistato dagli australiani di “Wheels”, Blume non ha escluso la possibilità che 718 Boxster diventi, in futuro, una roadster elettrica. Il punto centrale: avrebbe un mercato?
Il futuro che attende le due 718 si chiarirà entro fine 2019, con le strategie sul segmento in questione da definire. Segmento nel quale il fattore peso non può essere trascurato nel dinamismo di marcia di coupé e roadster, oggi con proposte al di sotto dei 1.400 kg con la specifica Touring.
Per un orizzonte ancora non completamente nitido, relativo all’elettrificazione completa della Boxster, c’è il fronte Porsche 911 ibrida. Blume conferma il progetto, già pronto. Sarà ad altissime prestazioni ma dovrà anche essere in grado di offrire un’autonomia di marcia in elettrico, in città, adeguata. E su tale fronte, indica in 3-4 anni il tempo necessario per debuttare sul mercato con la tecnologia di batterie idonea.
Indirettamente guarda a un dato superiore ai 50 km dell’ibrido di Panamera, attesa nel 2020 a un aggiornamento della batteria, da 37 Ah a 47 Ah.