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La Pirelli e la rivoluzione in Formula 1

TORINO – Si è aperta con i test al Paul Ricard una nuova pagina nella storia della Formula 1, quella nel segno degli pneumatici da 18” della Pirelli. Non è solo una questione estetica, ovviamente. Passare a queste misure comporta che i tecnici debbano ripensare le sospensioni (nei test, effettuati con una Renault, sono state apportate delle modifiche sulle monoposto attuali) e abbracciare una filosofia progettuale del tutto diversa. Di fatto le nuove misure saranno adottate insieme con quelle altre modifiche, in parte definite e in parte ancora in discussione, che traghetteranno la Formula 1 da un’era tecnica a un altra.

CAMBIAMENTI – In genere, durante queste fasi, si assiste a rimescolamenti anche dei valori in pista. E questo lo si vedrà. Ma, certo, pure l’aspetto estetico ha un suo ruolo, in una Formula 1 che sta cercando sempre nuove platee e un maggiore appeal. Ovvio che conta soprattutto avere gare combattute (come domenica scorsa a Monza), ma ci vogliono anche altri ingredienti. Per la Pirelli, che da sempre mette le propri alte competenze al servizio della Formula 1 (e delle corse in generale), produrre gomme che assomigliano (viste dal di fuori, sia chiaro) a quelle dei propri prodotti di alta gamma costituisce un vantaggio, dal punto di vista tecnico, commerciale e della ricerca. Ma, appunto, siamo ai primi passi. Intanto, nel 2020, le gomme ribassate si vedranno in Formula 2. Un passo alla volta.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/formula-1


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