La questione non ha ancora trovato la strada verso la soluzione definitiva. L’argomento tassa sulle auto aziendali è uno dei punti incerti per la formulazione del Decreto Fiscale da parte del Governo in una sua versione ultima che possa essere approvata in Parlamento.
L’ipotesi di un rinvio di sei mesi o di un anno resta ancora attuale. Al contempo, tuttavia, rispetto alla proposta iniziale di un’imposta triplicata indistintamente su tutte le auto in fringe benefit, si procede verso una rimodulazione della tassa che non dovrebbe essere retroattiva ma riguardare solo i veicoli di nuova immatricolazione.
Tassa Auto Aziendali, non retroattiva e non per ibrido e elettrico
“È giusto che la riforma del regime fiscale sulle auto aziendali non abbia un impatto retroattivo, cioè su coloro che non possono evitarlo”, lo ha precisato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, durante l’audizione sulla manovra finanziaria davanti alle commissioni riunite di Camera e Senato.
Al contempo, Gualtieri ha annunciato che la norma verrà applicata, con una tassazione ancora da stabilire, solo ai nuovi contratti di immatricolazione, non dovrebbe riguardare le vetture utilizzate da agenti e rappresentanti di commercio e anche le auto con alimentazione elettriche e ibrida, ipotesi quest’ultima, non gradita dalle associazioni di settore, critiche sull’effettiva adattabilità di quest’ultimi veicoli alle esigenze di lavoro “aziendali”per l’entità dei km percorsi sulle lunghe distanze.
Si tratta, in pratica, di una sorta di compromesso che, se attuato, non va a “colpire” aziende e dipendenti che già possiedono auto inquinanti ma, al contempo, li spinge a un rinnovamento della flotta a favore di tipologie di veicoli meno inquinanti. Anche per questo motivo, il ministro Gualtieri non preclude a un rinvio dell’attuazione della tassa in modalità e tempi compatibili che possano permettere al settore dell’automotive di adeguarsi ulteriormente alle nuove tipologie di mobilità.
Siamo ancora lontani, tuttavia, da un pronunciamento ufficiale sulla vicenda. La manovra finaziaria dovrebbe presto arrivare in Parlamento ed è lecito attendersi tra gli emandamenti che verranno presentati, richieste bipartisan di un’ulteriore riformulazione della tassa sulle auto aziendali