E’ la trasferta più affascinante dell’anno. Perchè il PalaBasletta, tempio laico di Vigevano, luogo di culto e di preghiera cestistica, teatro di mille e più imprese, è il posto dove tutti vogliono giocare. Clima giusto, pubblico vicino e caloroso: un teatro old style, magari appassito dall’incedere del tempo ma con quella sua classe, eleganza e quell’alone di magia che lo rendono unico.
“Giocare a Vigevano per qualsiasi giocatore, anche da avversario, è un privilegio- ha sottolineato il coach della Paffoni Marcello Ghizzinardi. Se a questo poi si aggiunge il fatto che la partita conti parecchio nell’intricatissima volata per il primo posto, che coinvolge oltre a Omegna anche Piombino, San Miniato e Firenze, il quadro è completo.
” Dobbiamo cavalcare l’onda lunga dell’entusiasmo che ci ha portato la vittoria in Coppa- le parole di Alessandro Grande, che nelle Marche è stato mvp della manifestazione- e trasformare tutta questa carica in energia positiva. Abbiamo riacquistato fiducia e consapevolezza, che per altro non avevamo mai perso. Ora però bisogna resettare tutto, perchè il campionato è un’altra cosa. Mancano sette partite e sappiamo di essere padroni del nostro destino: se giochiamo come abbiamo fatto a Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio, abbiamo ottime chances di chiudere davanti a tutti” Tanti i tifosi della Paffoni che domani accompagneranno Arrigoni e compagni: almeno un centinaio i supporters rossoverdi al PalaBasletta, dove ci sarà una festa di sport vista la ventennale amicizia che esiste tra le due tifoserie e che è stata rafforzata ulteriormente nel ricordo di Matteo Bertolazzi