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Serie B – Basket Golfo, lassù dove volano solo le aquile: sconfitta Alba

Serie B - Basket Golfo, lassù dove volano solo le aquile: sconfitta Alba

Finisce col pubblico che canta, “la capolista se ne va”, l’ennesima impresa dei ragazzi di coach Andreazza, che battono una brava e generosissima Alba, per 81 a 73. Ancora una battaglia, una partita da cuori forti, come quelli dei ragazzi gialloblu, che non finiscono più di stupire. Una stagione oltre ogni sogno, a sei giornate dalla fine, il Golfo ha già eguagliato il record di punti in B, con Alba sesta vittoria consecutiva e tredicesima di fila in casa.

La cronaca. Alba senza Dell’Agnello, assenza compensata da un grande Tarditi, ma recupera in extremis Terenzi, Piombino ancora senza Procacci, con Molteni che guiderà la squadra con buona autorità per 28’, 4 assist per lui. Alba parte forte e approfitta di un Piombino che nel primo quarto faticherà a trovare le giuste contromisure in difesa. Molti canestri facili da sotto in penetrazione danno un 8 a 2 ai piemontesi, coach Andreazza mette anche la zona, che per un po’ argina l’attacco cuneeese. La reazione di Piombino a livello offensivo arriva da quello che sarà l’MVP di giornata, Edoardo Persico, che seppur soffrendo Tarditi sull’altro lato del campo, in attacco è devastante, 28 punti per lui, con 10 su 13 da due, 8 su 8 ai liberi, 9 rimbalzi e 4 assist. Una bomba di Pedroni, buona la sua prestazione, dà il primo vantaggio al Golfo, ma Tarditi e Antonietti tengono avanti gli ospiti. Riva da qualche minuto a Persico e son minuti di qualità, in cui realizza 6 punti, con un canestro sulla sirena, dopo rimbalzo offensivo, che mette una pezza al più 7 di Alba, 21 a 26 al primo riposo. Nel secondo parziale Piombino ritrova le misure in difesa e per Alba diventa durissima, segnerà solo 10 punti nel quarto, dopo 4’ una bomba di Mazzantini dà la parità al Golfo, che nel finale di quarto piazza un 10 a 0, firmato Persico, Bianchi, Molteni, per un più 9, che il canestro di Coltro riduce a più 7, 43 a 36 al riposo lungo. In avvio di terzo la seconda bomba di Iardella dà il più 10, potrebbe sembrare l’allungo decisivo, ma i gialloblu perdono tre palloni in pochi minuti, Andreazza becca un tecnico per proteste e Tarditi dalla lunetta e da tre riapre il match. Piombino accusa il colpo e Danna con due canestri riporta i suoi a meno 2, Molteni prova a riallungare con una bomba, ma Tarditi gli risponde. Piombino si mantiene avanti, ma di soli 3 punti all’ultimo riposo, 56 a 53. Bianchi apre il quarto e sei punti di Persico lanciano la nuova fuga del Golfo, di nuovo più 9, ma Gioda, con un due più uno, avvia la rimonta e una bomba di Coltro dà il meno uno ospite, a 3’05’’ dal termine e oltre a questo arriva il quinto fallo di Iardella, togliendo il finisseur piombinese dalla gara. Piombino però non si fa abbattere e i canestri di Fratto e Persico ridanno il più 5 a 2’22’’ dalla sirena, ma nemmeno Alba ci sta a perdere e incredibilmente con un mini parziale di 6 a 0 sorpassa, più uno a 61’’ dal fischio finale. A togliere le castagne dal fuoco per il Golfo è Mazzantini che subisce fallo sul tiro da tre e fa tre su tre dalla lunetta, la difesa piombinese diventa negli ultimi secondi insuperabile e dalla lunetta i gialloblu fissano il più 8 finale. Grande prestazione offensiva di Piombino, che tira benissimo, 54% da due, 38% da tre e 85% ai liberi, confermandosi miglior attacco interno del campionato. Piombino che vince in ogni maniera, anche senza Procacci, con Fratto e Iardella (non due a caso), non sui loro migliori livelli, con bassi minutaggi, anche a causa dei falli, allora chapeau!!!

Alla sirena già sugli spalti è già giunta la notizia della sconfitta di Omegna a Vigevano e dopo un supplementare arriva anche quella di San Miniato a San Giorgio, la Fiorentina invece vince a Valsesia e aggancia le altre due, ma la notizia che ancora stentiamo a credere reale, è che il Piombino è in fuga, con un posto fra le prime quattro quasi in tasca, ma che per forza di cose ora, guardando la classifica, diventa un po’ riduttivo come traguardo. Rimanendo umili e sapendo che per stare a questi livelli occorrerà farsi ancor di più il mazzo, il momento di alzare l’asticella è arrivato.

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