TORINO – È andato tutto secondo copione nel Draft Nba 2019, l’evento destinato a cambiare il volto e gli equilibri della lega per la prossima stagione. Nonostante ciò Zion Williamson, scelta numero 1 dei New Orleans, non nasconde l’emozione e con le lacrime agli occhi apre la sua nuova avventura con un “let’s dance”. Inizia dunque così l’ per i Pelicans, che nella cessione del cestista classe ’93 ai Lakers hanno ottenuto in cambio Lonzo Ball e Brandon Ingram. “Fin da piccolo – continua Zion Williamson – dici a tutti che vorresti andare nella Nba e gli adulti con pazienza ti spiegano che è meglio avere un piano B, perché le chance che questo si avveri sono pochissime. Invece è successo: è difficile sognare qualcosa di meglio”.
Con il numero due è stato scelto da Memphis, Ja Morant. La sua è una storia affascinante, visto che in questa stagione ha avuto una crescita esponenziale, i suoi 24.5 punti di media e i 10 assist, con cui ha trascinato Murray State al secondo turno del torneo Ncaa, hanno aumentato le sue quotazioni, convincendo dunque Memphis a puntare su di lui come numero 2. È proprio sul suo percorso che il cestista si concentra nel suo discorso davanti alle telecamere: “Proprio per via della mia storia questo è un momento di follia totale. Cercherò di seguire le orme di giocatori che sono stati un’ispirazione per me. Da Lillard a Siakam, Curry, McCollum, Van Vleet”.
Doveva essere il numero uno, ma poi è scivolato in terza posizione, il canadese RJ Barrett, approdato ai Knicks. “Mio nonno mi ripeteva che avrei giocato per i Knicks: è davvero una grande gioia”. Figlio d’arte, suo padra giocò a Cantù, il 19enne ricorda così il suo trascorso nel Belpaese: “Abitavamo di fronte al palazzetto. Ho dei ricordi meravigliosi. Mangiavo tanta pasta e seguivo sempre mio padre agli allenamenti”. Con il 18 è stato selezionato dai Pacers il ventenne georgiano Gaga Bitadze, che l’anno passato aveva giocato in Eurolega con il Buducnost Podgorica di Jasmin Repesa.