Il Famila Schio esce dal PalaRomare pieno di amarezza, ma con la consapevolezza di poter contare sul match di ritorno in Turchia: partita condotta dalle venete per 35′, con Dotto (migliore in campo per Schio) che mette in campo tutte le sue qualità difensive per rallentare il playmaking di Gray, permettendo alle scledensi, grazie anche alla collaborazione della non irresistibile difesa turca (in particolare di Iagupova), di sfruttare al meglio velocità di gioco e di giro-palla e toccare anche il +10 (35-25). Cukurova però non si sfalda, viene sorretta dalle triple di Mestdagh, e chiude solo a -5 (41-36) all’intervallo dopo un buzzer-beater di Gray su assist di Iagupova, nonostante la rotazione molto corta adottata da coach Yildizoglu non paghi dividendi dal punto di vista della situazione falli (3 a testa per Ndour e per una impalpabile Naumenko).
L’equilibrio aumenta nel terzo periodo, con le ospiti che trovano più volte la parità anche se mai il vantaggio, ma è nella prima metà dell’ultimo quarto che Francesca Dotto prende in mano il pallino del match e segna 9 punti consecutivi utili a rimettere 11 lunghezze tra le due formazioni (70-59). Qui, di nuovo, le turche reagiscono guidate da Ndour (21 punti alla fine) e Iagupova (fino a lì completamente nel pallone con 2/10 dall’arco), con la guardia ucraina che intercetta più possessi (6 dopo 40′ tutti trascorsi sul parquet) e apre al contropiede del primo vantaggio ospite grazie al 2+1 della suddetta Ndour. L’ucraina realizza anche la tripla allo scadere , da campionessa, che vale il 75-79 e costringe Schio a dover vincere in Turchia giovedì prossimo con almeno 5 lunghezze di margine.
Decisivo quindi lo 0-13 (poi 2-16) degli ultimi 5′, con coach Vincent che ha preferito non interrompere l’inerzia avversaria con un timeout, se non sul 73-73 a parziale già incassato; la forza di Cukurova è nello spirito di squadra, ben simboleggiato quando, dopo il fallo e canestro di Ndour del 73-76, tutte le compagne si sono precipitate ad aiutare la lunga ex Ragusa a rialzarsi da terra. Schio si trova dunque a dover fare i conti con il secondo finale di partita negativo dopo quello contro Ragusa in Coppa Italia, ma le possibilità di ribaltare il risultato ci sono, e non sono poche, anche se c’è molto da sistemare nella metà campo difensiva. Prima però c’è da affrontare Broni in campionato (domenica alle 18 al PalaRomare).
